L’emanazione della Legge Delega n. 144 del 26 settembre 2025 segna un passo fondamentale verso una maggiore trasparenza e correttezza nel sistema della contrattazione collettiva.
La legge introduce i principi per una riforma organica della rappresentatività sindacale e datoriale, con l’obiettivo di arginare il fenomeno del dumping contrattuale, garantendo ai lavoratori condizioni e tutele uniformi e alle imprese una concorrenza leale.
Il fenomeno del dumping contrattuale: i dati dell’Ufficio Studi Confcommercio
L’ultima analisi condotta dall’Ufficio Studi di Confcommercio evidenzia come il fenomeno dei cosiddetti contratti “pirata” – ossia contratti collettivi stipulati da organizzazioni prive di effettiva rappresentatività – continui a incidere in modo significativo sul mercato del lavoro italiano.
Alcuni dati forniscono in modo chiaro la portata del fenomeno. La contrattazione collettiva nel cosiddetto “terziario di mercato” copre più di 5 milioni di lavoratori, considerando il settore del commercio, della distribuzione, dei pubblici esercizi, il settore alberghiero, i servizi di vigilanza e immobiliari, i servizi tecnico-professionali, i servizi estetici e gli impianti sportivi. Al 31 dicembre 2024 risultavano depositati nell’archivio pubblico del CNEL più di 1.000 contratti collettivi nazionali di cui 250 ricadono nell’ambito del terziario, ma solo 37 registrano un effettivo grado di applicazione e cioè risultano applicati almeno l’1% del totale dei lavoratori del settore. Gli altri CCNL hanno invece un tasso di copertura irrisorio, trovando applicazione ad un numero sparuto di imprese e lavoratori, in zone peraltro geograficamente circoscritte.
Questo fenomeno è favorito in primis dall’assenza di una disciplina legale compiuta sulla misurazione della rappresentatività.
Le conseguenze si riflettono sull’intero sistema economico. Secondo le stime di Confcommercio, l’applicazione di contratti “pirata” comporta una perdita annua di oltre 1,5 miliardi di euro in termini di minori contributi previdenziali e gettito fiscale, oltre a generare distorsioni competitive tra imprese che operano nello stesso mercato ma con regole del gioco profondamente diverse.
La Legge Delega n. 144/2025
La Legge n. 144/2025 rappresenta una tappa decisiva nel contrasto al dumping contrattuale, delegando il Governo ad adottare entro sei mesi decreti legislativi finalizzati al conseguimento dei seguenti obiettivi:
- assicurare ai lavoratori trattamenti retributivi giusti ed equi;
- contrastare il lavoro sottopagato, anche in relazione a specifici modelli organizzativi del lavoro e a specifiche categorie di lavoratori;
- stimolare il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel rispetto dei tempi stabiliti dalle parti sociali, nell’interesse dei lavoratori;
- contrastare i fenomeni di concorrenza sleale attuati mediante la proliferazione di sistemi contrattuali finalizzati alla riduzione del costo del lavoro e delle tutele dei lavoratori (cosiddetto «dumping contrattuale»).
La definizione dei decreti legislativi rappresenta un passo importante, ma secondo Confcommercio la qualità del lavoro passa dalla qualità della contrattazione collettiva: sistemi bilaterali e fondi di assistenza sanitaria e previdenziale come quelli previsti dai contratti Confcommercio che garantiscono ai lavoratori una rete di tutele concreta e alle imprese un supporto qualificato per la gestione del personale, la formazione e la sicurezza sul lavoro.
Per Confcommercio il problema non può più essere rinviato e indica queste priorità:
- rafforzare il criterio del contratto più protettivo, superando la logica della soglia minima, soprattutto nel nuovo Codice degli Appalti;
- introdurre un sistema di misurazione della rappresentatività di sindacati e associazioni datoriali, certificato da enti terzi come CNEL e INPS;
- delimitare i perimetri contrattuali attraverso un dialogo strutturato, legando il CCNL al codice Ateco dell’impresa;
- potenziare la vigilanza con un “indice di qualità contrattuale” e strumenti comparativi per supportare gli ispettori del lavoro;
- rendere obbligatoria l’indicazione del codice unico alfanumerico del CCNL in tutti i contratti individuali e nelle banche dati pubbliche, per garantire tracciabilità;
- rafforzare la bilateralità come certificazione di qualità, valorizzando gli enti che offrono welfare contrattuale aggiuntivo;
- introdurre meccanismi premiali per le imprese che applicano i contratti “leader” del settore, anche in materia di accesso agli appalti pubblici, incentivi e agevolazioni contributive.
La piena attuazione della Legge Delega e il rafforzamento della cooperazione tra istituzioni, enti ispettivi e parti sociali potranno rappresentare la base per un sistema di contrattazione collettiva più trasparente e sostenibile.
Solo attraverso la valorizzazione dei contratti nazionali firmati da organizzazioni realmente rappresentative sarà possibile tutelare i lavoratori, premiare le imprese corrette e costruire un mercato del lavoro più giusto e competitivo.
Per ogni informazione e chiarimento contattare l’Ufficio Lavoro e Relazioni Sindacali: tel. 0516487402, e-mail sindacale@ascom.bo.it