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In Valsamoggia tornano i ladri al bar 500. Il titolare: «Siamo ripiombati in un incubo»

Negli anni scorsi Paolo Rossi divenne tristemente noto poiché dopo una serie di furti decise di dormire nel suo locale

Bottino e danni che valgono complessivamente poco meno di 10mila euro per il furto con scasso messo a segno due notti fa ai danni del bar-tabaccheria-ricevitoria-gelateria 500: il frequentato locale di Castello di Serravalle noto per il gelato buono, per i concerti e le iniziative svolte nel parco intorno al centro commerciale alle porte del paesino della Valsamoggia al confine col modenese. Una piccola azienda con una quindicina di collaboratori condotta da Paolo Rossi insieme alla moglie che prima del Covid divenne tristemente famosa per la raffica di furti e spaccate subite dai proprietari che ad un certo punto decisero di dormire per mesi all’interno del locale. «Lo dico sommessamente, per prudenza, perchè da quella terribile sequenza del 2016-17 sono passati sei-sette anni tranquilli e l’altra notte è stato come il ritorno di un incubo che ci ha segnato la vita di quegli anni», racconta Paolo Rossi mentre mostra i danni alla porta vetrata infranta dalla banda di malviventi entrata in azione due notti fa proprio in fregio al parcheggio antistante il moderno centro commerciale che sorge nella periferia con zona produttiva alle porte del centro storico di Castelletto. I filmati che riprendono la banda in azione sono all’esame degli inquirenti e mostrano almeno quattro persone che alle 2,38 si avvicinano all’ingresso che affaccia sulla strada provinciale. 

«Ci hanno impiegato un po’ ma alla fine con un piede di porco sono riusciti ad avere ragione della porta-finestra. E appena sono entrati è scattato l’allarme ed entrato in funzione l’allarme-nebbiogeno che installammo sette anni fa, al culmine della raffica di furti che subimmo in quegli anni-racconta il titolare del locale che fu anche presidente della delegazione Confocmmercio-Ascom del paese- Dalle riprese si vede che uno di essi va diretto al cambiamonete che tiene fino a 3mila euro. Lo carica e lo porta fuori dove poi coi complici viene caricato su un furgone commerciale». Gli altri tre invece con grande velocità nonostante la nebbia artificiale riescono a fare manbassa dei pacchetti di sigarette sugli scaffali: centinaia di confezioni finite a bracciate in un grande sacco. Operazione fulminea, durata in totale meno di tre minuti, che aggiunge un valore di altri 3-4mila euro al bottino, sparito con le auto che partono a tutta velocità verso il confine col modenese. Un minuto dopo è arrivato Paolo Rossi, e subito dopo la pattuglia del 112. Ma la banda si era già dileguata. 

Gabriele Mignardi, Il Resto del Carlino – 7 aprile 2024

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