Nella splendida cornice del salone dei Caracci presso la sede di Confcommercio Ascom Bologna e alla presenza di oltre 120 partecipanti, si è tenuto il convegno dal titolo “DAMMI UN 5”- Imprese in gioco per la Parità di Genere – promosso e organizzato dalla Rete CapoD in collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna e patrocinato da Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana e Comune di Bologna
Titolo intrigante ed evocativo. Cinque è il numero che ricorre nel contesto normativo europeo e nazionale; dal Quinto Goal dell’Agenda 2030 che figura tra gli obiettivi la parità e l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze, ai cinque domini portanti della Strategia Nazionale per la Parità, in linea con la Missione 5 Coesione ed Inclusione del PNRR.
Tanti i temi e le testimonianze di esperti per capire perché il nostro Paese sia ancora così indietro nel rimuovere gli ostacoli che impediscono alle donne di raggiungere la piena occupazione e la parità salariale. Nella classifica del World Economic Forum, Il Global Gender Gap Index, l’Italia è 79esima su 149 Paesi censiti. Nessun Paese raggiungerà la Parità di Genere nel 2030.
Ad aprire i lavori della giornata è stata la Presidente della Rete CapoD, Simona Robotti, a seguire i saluti del Presidente di Confcommercio Ascom Bologna Enrico Postacchini – che ha introdotto il tema del ruolo attuale e della vocazione dell’imprenditorialità femminile; dell’Assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione, Vincenzo Colla; e della Vicesindaca del Comune di Bologna, Emily Clancy.
CapoD ha presentato il Catalogo delle Buone Pratiche che raccoglie il lavoro che la Rete ha promosso e realizzato nel corso degli ultimi 4 anni a favore della parità, con progetti e azioni rivolte a scuole ed imprese. Si sono succeduti poi interventi di nomi illustri di esperti come Linda Laura Sabaddini già direttora dell’Istat per aiutare a capire perché in Italia siamo ancora così indietro e occupiamo l’ultimo posto in Europa per occupazione femminile. L’economista della Banca d’Italia Eliana Viviano, ha presentato invece i dati del rapporto condotto sui divari di genere; il demografo Gianluigi Bovini, ha affrontato il tema della denatalità presentando un quadro regionale tutt’altro che confortante. La Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, prima donna dopo 100 anni alla Presidenza del CNR, ha parlato di Donne e Scienze.
A seguire, testimonianze e storie di aziende che hanno raccontato, attraverso il dialogo e il confronto, il percorso che ciascuna ha fatto per un’azienda pensata a misura di tutte e tutti. Spiccano gli interventi di Barilla Group, Illumia, Encaplast e Plasmon nelle cui aziende si va ben oltre la parità di genere. Ad aggiungere un ulteriore tassello al dialogo con le imprese è intervenuta anche l’onorevole Elena Bonetti già Ministra per le pari opportunità e alla famiglia che ha realizzato la Certificazione di Genere, uno dei progetti più innovativi del PNRR.
A conclusione dei lavori l’intervento della Prof.ssa Paola Profeta, prorettrice dell’Università Bocconi, che ha parlato di come adeguate politiche pubbliche possano accelerare il processo verso la parità.
Rete CapoD è una comunità di imprese, costituitasi nell’anno 2019 su impulso della Città metropolitana di Bologna, che ha la finalità di creare un sistema sinergico pubblico-privato per favorire la promozione e la diffusione della cultura della parità di genere nei luoghi di lavoro, anche all’interno di quei settori tradizionalmente più complessi.
Al suo interno include aziende del territorio metropolitano quali: Aeroporto di Bologna, Automobili Lamborghini, CAAB, CRIF, Emil Banca, IMA, Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna e TPER.
Da sinistra, Maria Carla Schiavina Cda IMA group, Daniela Piccinini coordinatrice Rete Capo D, Stefano Savini direttore personale e organizzazione Emil Banca, Marco Verga direttore sviluppo persone e organizzazione Aeroporto G. Marconi di Bologna, Lucia Ghirardini Automobili Lamborghini, Enrico Postacchini Presidente Confcommercio Ascom Bologna, Simona Robotti Presidente Rete Capo D e People and Culture Director PMI