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Maltempo in Appennino

Cura e manutenzione del territorio sono priorità assolute per lo sviluppo socioeconomico dell’Appennino

Le eccezionali precipitazioni che martedì scorso si sono concentrate sull’Alta Valle del Reno, ed in particolare nei Comuni di Alto Reno Terme e Gaggio Montano, provocando l’improvviso innalzamento di alcuni corsi d’acqua, hanno generato forti disagi e danni a cittadini e imprese.

La nostra Associazione, che in queste ore ha monitorato la situazione, ha registrato diversi allagamenti in negozi, pubblici esercizi, scantinati e magazzini, sia a Porretta Terme sia a Silla di Gaggio Montano.

Grazie al lavoro di Comuni, Vigili del fuoco, Carabinieri e volontari è stato possibile gestire gli effetti della pioggia, ma resta certamente la preoccupazione per una stagione autunnale e invernale appena all’inizio.

Dopo l’alluvione dello scorso maggio, dunque, le nostre comunità devono fare nuovamente i conti con le conseguenze di un evento atmosferico che mette in luce la fragilità del territorio montano.

In un’epoca profondamente segnata dal cambiamento climatico, del resto, non possiamo dimenticare che l’Appennino porta su di sé anche le conseguenze del dissesto idrogeologico.

Per questa ragione, come Confcommercio Ascom Bologna, riteniamo che il rafforzamento degli interventi di difesa del suolo finalizzati alla previsione, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico rappresenti una priorità assoluta, anche per lo sviluppo sociale ed economico della nostra montagna.

In quest’ottica, diventa fondamentale proseguire l’azione avviata dalla task force costituita dalla Città metropolitana di Bologna nel maggio scorso, affiancando Amministrazioni e comunità locali nella gestione di situazioni analoghe a quella dei giorni scorsi.

Come Associazione siamo pronti a fare la nostra parte e a dare un contributo, come avevamo fatto nella fase di ripartenza post alluvione, con un documento per l’Appennino che, tra le diverse proposte, richiamava l’esigenza di investire nella cura del territorio, valorizzandola come risorsa e opportunità occupazionale, e non solo come costo a carico della collettività.

E se da un lato è necessario garantire maggiore libertà operativa agli enti preposti alla manutenzione di bacini idrici, superfici forestali e agricole, favorendo anche l’ingresso dei privati, dall’altro occorre lavorare ad un vero e proprio “New Deal” che incentivi il recupero e la cura del patrimonio ambientale della nostra montagna.

Nell’interesse non soltanto di chi intraprende e lavora in Appennino ma dell’intera Città metropolitana di Bologna.    

Medardo Montaguti Vicepresidente Confcommercio Ascom Bologna

Comunicato stampa, Bologna – 25 ottobre 2023

                                                                          

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