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Sulla chiusura al traffico della bretella: “Assenza di programmazione e tempi di riapertura troppo lunghi”

Dichiarazioni del Vice Presidente di Confcommercio Ascom Bologna, Medardo Montaguti e del Presidente di Confcommercio Ascom Sasso Marconi, Gian Luca Castagnoli

L’annuncio della chiusura che da lunedì 15 novembre interesserà la bretella di collegamento tra Sasso Marconi e il casello autostradale di Cinque Cerri rappresenta un’ulteriore, pesantissima tegola che si abbatte su cittadini e imprese del nostro Appennino.

Siamo di fronte, ancora una volta, ad una “tempesta perfetta” di cantieri e chiusure che investe la Valle del Reno e quella del Setta, determinando un’inaccettabile compressione del diritto di mobilità di merci e persone e generando enormi danni e disagi a chiunque viva o lavori in Appennino.

Le problematiche sul versante dell’accessibilità, che come sappiamo vengono da lontano e sono la conseguenza di un sistema di collegamenti inadeguato e immobile da decenni, minacciano di ostacolare, in uno scenario segnato dalla pandemia e dalla crisi degli ultimi anni, la ripartenza del sistema economico.

Il nodo di Sasso Marconi rappresenta, in quest’ottica, uno dei primi problemi da affrontare: la chiusura del ponte Leonardo da Vinci e quella che dalla prossima settimana interesserà la bretella rischiano di isolare un intero territorio.

Del resto, come abbiamo più volte ribadito, le difficoltà di spostamento, sia con mezzo privato sia con trasporto pubblico, costituiscono ad oggi uno dei principali ostacoli alla crescita demografica, economica, sociale e turistica del nostro Appennino.

Ecco perché, come Confcommercio Ascom Bologna, pur comprendendo l’importanza degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture viarie, non possiamo non sottolineare, anche in occasione della chiusura della bretella di Sasso Marconi, la mancanza di un’adeguata pianificazione dei lavori e di coordinamento tra gestori, istituzioni e territorio.

Accanto ad un’attività di regia, sarebbe senz’altro servita anche una programmazione anticipata e condivisa dei cantieri in grado di scongiurare il rischio sovrapposizioni – come avviene ormai da anni con sconcertante regolarità – e di superare la logica dell’intervento da svolgere forzatamente in urgenza.

A questo punto, diventa decisivo accelerare i tempi di riapertura sia del ponte da Vinci, sia della bretella Sasso Marconi – Cinque Cerri: non è immaginabile, infatti, che un’intera comunità fatta di cittadini, imprese e lavoratori conviva per anni con disagi e limitazioni. Entrambe le infrastrutture devono riaprire al più presto.

Al di là delle esigenze di programmazione e riapertura anticipata, tuttavia, è senza dubbio essenziale, come Confcommercio Ascom Bologna ha sempre sottolineato, porre le basi per superare quel gap infrastrutturale che da decenni limita la competitività e la crescita dell’Appennino bolognese.

Abbiamo ricevuto troppe mancate promesse e visto troppi progetti restare solo sulla carta: è giunto il momento di definire un insieme di azioni concrete, strutturali e realizzabili in tempi accettabili. Il tempo delle parole e dell’immobilismo è scaduto.   

Ufficio Stampa Confcommercio Ascom Bologna, 9 novembre 2021

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