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L’Ascom «Attenti agli infiltrati»

Tonelli: «Galleria Cavour chiede alla questura di avvertire in caso di cortei. I cancelli possono essere chiusi»

«Nelle prossime settimane ci saranno altre manifestazioni di protesta di settori o gruppi che si sentiranno colpiti dai provvedimenti anti-Covid. Ma è fondamentale che chi le organizza se ne prenda la responsabilità garantendo che non ci siano infiltrazioni. C’è chi butta benzina sul fuoco, ma non ci possiamo permettere altre situazioni come quelle di sabato». Giancarlo Tonelli parla da direttore di Confcommercio Ascom, dopo le scene di vandalismo in galleria Cavour, dove si contano migliaia di euro di danni in seguito alla manifestazione di sabato di antagonisti e rider degenerata in forti tensioni.

Fioriere rovesciate, vetrine imbrattate e alla fine due fermati dalla polizia, un uomo di 41 anni e una donna di 35, che sono stati identificati e denunciati a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini della questura per identificare gli autori dei danneggiamenti sono in corso, mentre gli esercenti chiedono collaborazione alle forze dell’ordine per poter chiudere i negozi tempestivamente.

«La Galleria chiede che la questura sia sollecita nell’avvertire in caso di manifestazioni imminenti — spiegano dal salotto dello shopping bolognese — perché i cancelli di accesso possono essere chiusi e molti danni possono essere evitati o ridotti». La prossima settimana Paola Pizzighini Benelli, imprenditrice che possiede la parte della Galleria chiamata “green”, dove si trova la boutique di Gucci presa di mira, organizzerà una riunione con tutti i gestori dei negozi e con le ditte di sicurezza privata per decidere il da farsi. Tutti hanno l’impressione che questo momento di proteste di piazza non passerà tanto in fretta.

«Da adesso fino a Pasqua il rischio è di trovarsi di fronte a situazioni che mettono a repentaglio in maniera inutile le attività — dice Tonelli — senza che ci sia alcun collegamento reale tra il dissenso manifestato e gli esercizi colpiti. Le boutique oggi non sono il simbolo del privilegio, le attività commerciali sono state pesantemente coinvolte dalla crisi, ci sono commessi in cassa integrazione, titolari e gerenti in difficoltà. Questa forma di violenza è sbagliata, come l’analisi che ha portato a colpire le vetrine dei negozi».

In questo momento, secondo il direttore di Ascom che ha presentato anche il movimento Bologna civica in vista delle prossime elezioni, l’emergenza della pandemia mette tutti dalla stessa parte. «Siamo tutti sulla stessa barca — spiega — non possiamo permettere a una netta minoranza di violenti di cavalcare la protesta. Chiunque da adesso voglia andare a manifestare, deve collaborare con le forze dell’ordine e isolare i violenti». Anche se prima di tutto «è indispensabile individuare i responsabili dei danneggiamenti di sabato, anche grazie alla video sorveglianza, per metterli nelle condizioni di non poter ripetere queste attività»

Eleonora Capelli, la Repubblica 9 novembre 2020

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