Economia e imprese: Italia, Emilia Romagna, Bologna

Risultati e previsioni in relazione all’attuale scenario interno e internazionale

Qual è la prospettiva per l’economia dell’Emilia Romagna e Bologna nell’attuale contesto nazionale, europeo e mondiale? Il convegno organizzato nella sede di Confcommercio Ascom Bologna, rivolto a un pubblico di imprenditori, ha illustrato scenari e fornito dati -attraverso un’introduzione di Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Ascom Bologna e un intervento di Erico Verderi, analista economico già dirigente bancario – sull’attuale panorama economico in forte evoluzione.

Il rapporto Economia e Imprese è stato presentato dai risultati conseguiti e dalle previsioni di crescita, oggi più che mai complesse considerato lo scenario geopolitico con conflitti, guerre in atto, e le tensioni commerciali, acuitesi con la politica protezionistica adottata dall’amministrazione di Washington.

“L’analisi dei dati sul rapporto attuale e la tendenza tra economia e imprese lascia spazio a quella “speranza” che il nostro assetto territoriale ci offre. Noi sappiamo che per molte aziende – come ad esempio le start up, poco capitalizzate per la loro breve vita – la sopravvivenza sul mercato sta diventando sempre più difficile. La resistenza di molte imprese del nostro territorio dipende anche dai loro progetti, dalla loro emozionalità, dalla loro lungimiranza che continuano a sviluppare anche in situazioni complesse” afferma Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Ascom Bologna.

“Ci vorrebbe, com’è stato in Italia negli anni ‘50, una possibilità di ricostruzione e di ricapitalizzazione globale delle imprese, ma purtroppo adesso non è più possibile percorrere questa strada. Il nostro sistema confederale continua ad offrire alle realtà imprenditoriali, una rete di servizi di supporto- gli enti bilaterali -dedicata al credito, al sistema integrativo sanitario, alla previdenza sociale, aiuti concreti e immediati per le aziende e per i dipendenti” prosegue il presidente Postacchini.

 “Prendiamo atto di una revisione di crescita al ribasso del PIL mondiale, così come di tutte le principali economie. Le maggiori revisioni al ribasso per il FMI, rispetto a quelle di inizio anno, riguardano gli Stati Uniti e, in minor misura, Cina ed Area Euro. Per il 2025 in Area Euro, è prevista la crescita PIL 0.8%. Le tre principali economie, Germania, Francia e Italia, crescono meno della media, rispettivamente 0%, 0.6% e 0.4%” inizia Erico Verderi.

“Il contesto che più ci riguarda, Emilia-Romagna e Bologna, è fortemente vocato all’esportazione e vede come primo sbocco il mercato statunitense; fattore che induce a prudenza con l’auspicio di poter arrivare, in tempi ragionevolmente brevi, a una soluzione della tematica dazi” spiega Verderi.

“Occorre evidenziare, d’altro canto, che le nostre sono economie caratterizzate dalla capacità di creare un alto valore aggiunto; si producono beni/prodotti di eccellenza, dall’agroalimentare ai motori, dal packaging al farmaceutico, per citare i principali. Per la maggior parte di questi prodotti sono richiesti importanti investimenti in ricerca, tecnologia, digitalizzazione, capitale umano e costante innovazione e sono rivolti ad un mercato finale che non rinuncia all’eccellenza” continua Erico Verderi.

“Di un così alto valore aggiunto ne sono la controprova le retribuzioni medie lorde mensili, seconde solo alla Lombardia e il reddito disponibile delle famiglie che vede Bologna, Parma, Reggio Emilia e Modena tra le prime nove province italiane. Questa maggiore capacità di spesa può alimentare positivamente la dinamica dei consumi prevista in crescita per il corrente anno considerato anche, per il momento, una inflazione sotto controllo (2%) e un tasso di disoccupazione che dovrebbe attestarsi al 4.3%” conclude Verderi.

Unioncamere Emilia-Romagna ha, nei giorni scorsi, pubblicato le previsioni di crescita per la regione e il territorio bolognese. Per il 2025, rispettivamente, è risultato un PIL dello 0.7% e 0.9% superiori alla media nazionale, per Bologna sopra anche a quella dell’Area Euro 0.8%.

La crescita regionale dovrebbe essere sostenuta dai servizi: 1%, industria positiva a 0.8%, in flessione il settore costruzioni del 1.5% per la cessazione degli effetti del bonus.

“Queste previsioni sono possibili grazie anche agli asset di cui Bologna dispone a cominciare dall’Aeroporto per poi passare all’Alta Velocità, alla Fiera, al Tecnopolo e all’Università senza dimenticare una vivace offerta culturale, tutti elementi peculiari e tipici del territorio che pur in un contesto globale complesso e incerto inducono a positività” precisa Verderi.

“Confcommercio considera assolutamente centrale e prioritario lo sviluppo dell’economia urbana. Come ho accennato all’inizio, le peculiarità del nostro territorio ci danno speranza perché il sistema economico e commerciale di prossimità, orientato alla rigenerazione urbana, allo sviluppo e alla ricontestualizzazione del commercio di vicinato, qui così presente e così distintivo, con le sue preziose peculiarità diventa, nei nostri centri urbani, un motore propulsivo indispensabile in un panorama globale complesso come quello attuale” sottolinea il Presidente Enrico Postacchini.

Comunicato stampa Confcommercio Ascom Bologna, 13 maggio 2025

Erico Verderi e Enrico Postacchini

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