L’attivazione dei prossimi cantieri Tram metterà in crisi l’intera città

Occorre un sistema di ristori alle imprese radicalmente diverso da quello attuale

L’annuncio del Sindaco Matteo Lepore sull’attivazione dei nuovi cantieri della Linea Rossa del Tram, in contemporanea con l’inizio di quelli per la Verde, fa comprendere bene l’entità dell’impatto che i lavori avranno su imprese e cittadini, già duramente provati da una situazione di mobilità e trasporto pubblico critica e congestionata.

L’Amministrazione comunale chiede uno sforzo enorme a Bologna, che diventa un immenso cantiere che rallenterà l’operatività delle aziende e renderà sempre più complessa la vita dei cittadini.

La situazione di Santa Viola e Borgo Panigale, dove al Tram si somma la lunga riqualificazione del Pontelungo, le prossime cantierizzazioni di Indipendenza e San Felice in centro storico, la previsione dei lavori estivi sulle intersezioni tra assi viari fondamentali rappresentano una tempesta perfetta per la mobilità bolognese: viviamo e vivremo sempre di più in una “città ad ostacoli”.

A questi interventi si aggiungerà anche il maxi cantiere della Linea Verde, che bloccherà la viabilità lungo la tratta Bentini-Corticella-Matteotti, isolando di fatto un intero quadrante di Bologna, insieme alle sue imprese di prossimità e ai suoi residenti.

Dal quadro emerge chiaramente che l’effetto combinato di tanti cantieri non riguarderà più soltanto un singolo tratto di strada, ma l’intera città e questo, per la nostra Associazione, sta a significare che deve cambiare radicalmente la logica di intervento comunale a sostegno delle imprese.

Non si tratta più di salvaguardare le sole aziende frontiste dei diversi cantieri, ma tutti coloro che operano in quelle aree della città così duramente impattate dagli effetti di una pluralità di cantieri simultanei.

“La luce in fondo al Tram” devono vederla tutti, anche le nostre imprese e i bolognesi: la strada è ancora lunga e non basta l’ottimismo, occorrono misure concrete e stanziamenti diversi e superiori rispetto a quelli previsti fino ad oggi.

Confcommercio Ascom Bologna invita l’Amministrazione comunale a riflettere attentamente sulla situazione che si è venuta a creare e a mettere a punto un piano di intervento a favore delle imprese di prossimità diverso da quello attuale e soprattutto più incisivo, inclusivo ed esteso come consistenza di risorse e ampiezza territoriale.

Non possiamo attendere i flash del taglio del nastro del Tram per salvaguardare le migliaia di imprese di prossimità e di lavoratori che stanno pagando, e pagheranno ancora, per almeno altri 18 mesi, la sovrapposizione e la simultaneità di una pluralità di cantieri sempre meno sostenibile.

Comunicato stampa Confcommercio Ascom Bologna

Bologna, 27 febbraio 2025

                                                                                                         

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