Rincari sui costi del trasporto pubblico e dell’imposta di soggiorno: «Gli aumenti non devono ricadere sul turismo. Bologna rischia di non essere più attrattiva»

Roberto Melloni, Presidente Fipe-Confcommercio Ascom Bologna: «Un ulteriore aggravio dei costi per i visitatori potrebbe spingerli a scegliere altre mete»

Le dichiarazioni del Sindaco di Bologna Matteo Lepore secondo cui gli aumenti del trasporto pubblico non danneggeranno i cittadini bolognesi, ma andranno a ricadere sui turisti, per la Fipe-Confcommercio Ascom Bologna, sotto cui convergono le sigle Fipe-Ristoranti e Trattorie, Fipe-Bar, pasticcerie e gelaterie e Fipe-Locali Serali, non rappresenta una soluzione né una giustificazione per i rincari previsti, ma anzi fa scattare l’allarme.

«Nel 2024 il turismo ha rappresentato l’11% del pil italiano e ha segnato un incremento del 3,7% rispetto al 2023 e le stime dei prossimi 4-5 anni ci dicono che questo settore arriverà al 18%. È un segnale che non possiamo ignorare – spiega Roberto Melloni, Presidente Fipe-Confcommercio Ascom Bologna –. Con le dichiarazioni del Sindaco Lepore, l’amministrazione si dimostra miope di fronte a questi numeri e pensare di creare difficoltà a un potenziale mercato in crescita come quello del turismo ci spiazza e ci preoccupa».

Proprio sul tema turismo, infatti, anche la tariffa della tassa di soggiorno aumenterà nei prossimi mesi, un incremento che sommato a quello dei trasporti rischia di allontanare i visitatori.

«Il nostro tessuto turistico sconta una concorrenza sempre più agguerrita da parte di altre destinazioni. Un ulteriore aggravio dei costi per i visitatori potrebbe spingerli a scegliere altre mete, con conseguenze negative per l’intero comparto dell’ospitalità e della ristorazione», prosegue Melloni.

Il Presidente della Fipe-Confcommercio Ascom Bologna sottolinea come questi aumenti si associno «a quelli delle tariffe dei dehors e delle strisce blu già annunciati dal Comune. Non si può sostenere la città e il suo sviluppo turistico imponendo costi sempre più elevati a visitatori e operatori del settore, dai ristoratori, agli albergatori – conclude Melloni –. Ribadiamo che è necessario avviare un confronto serio con le istituzioni per trovare soluzioni più equilibrate, che non penalizzino la crescita del turismo bolognese».

Bologna, 18 febbraio 2025                                                                                           

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