La Galleria Fondantico si fa in due. Da Rufoism ad Alfredo Signori

Inaugurata ieri pomeriggio la mostra del fumettista e disegnatore intitolata ’Animalier sur l’herbe’

La Galleria Fondantico ( via de’ Pepoli 6/ E), nell’ambito di Art City, ha inaugurato ieri la mostra, curata da Eleonora Frattarolo, Animalier sur l’herbe. È la prima esposizione in assoluto dedicata unicamente alla produzione animalier e paesaggistica di Marco Perroni, in arte Rufoism, fumettista e disegnatore che, unitamente alla pittura, testimonia un tratto grafico e pittorico di assoluta originalità. La ricerca di Rufoism insegue «il magico e l’irreale che fa nido nelle cose», come disse Gianni Dova, artista che lo stimava molto. «Così in questa mostra – specifica Frattarolo – ogni soggetto affiora sulla tela e sulla carta nell’aura sospesa dei territori dell’inconscio, vitalizzata da mirabolanti impasti cromatici, da magistrali sintesi lineari, da strutture incantate. Un bestiario fantastico, grottesco, a volte realistico, sempre intenso di significati e di sensibilità, sovente empatici con la vita dell’uomo, si snoda davanti ai nostri occhi. E i paesaggi, magnifici e tragici, epici e coltissimi, ci ammonisco no e ci inducono a riflessioni sul senso del nostro abitare il ‘giardino’ che chiamiamo Terra». Sempre alla Galleria Fondantico sarà visibile nello stesso periodo, ossia fino al 15 febbraio, la mostra Alfredo Signori: cultura e natura, curata da Edoardo Battistini.

È un’occasione per ammirare una selezione di opere che va dai ritratti, tema trasversale trattato dalla fine degli anni ‘30 agli anni ‘70 e ‘80, ai muri tema amato negli anni ‘60, ai paesaggi, alle piante rappresentate nelle quattro stagioni. L’artista (Cremona 1913 – 2009) fin da giovanissimo rivela la propensione per il disegno, tanto che frequenta a Brera il Liceo artistico consolidando la sua inclinazione alla pittura, per poi diventare un attento testimone di tutta l’arte del ‘900, attraverso un lavoro che lo vede impegnato nel suo studio di Cremona. Qui realizzerà numerose opere con diverse tecniche, dalle più classiche alle più sperimentali. La sua è una pittura vera e ricca di rimembranze stilistiche, che rispecchia un’ampia realtà creativa, realizzata con decise pennellate di colori accesi.

Nicoletta Barberini Mengoli, Il Resto del Carlino – 26 gennaio 2025