Andrea Tolomelli, Presidente Abiconf Confcommercio Ascom Bologna: «Siamo pronti a un confronto con le istituzioni»
«L’alluvione che si è abbattuta sulla nostra città e provincia ha causato numerosi problemi. Ci sono tanti condomini che stanno affrontando spese importanti per le riparazioni dei danni causati dall’alluvione». Interviene così Andrea Tolomelli, Presidente degli amministratori di condominio Confcommercio Abiconf, che con Appc e Fimaa compone il comparto Ascom Casa Confcommercio Bologna, per sottolineare la situazione critica in cui si trovano diversi complessi residenziali a seguito di quanto accaduto ormai settimane fa.
«Sarebbe opportuno un interessamento nazionale e locale in aiuto delle famiglie che si trovano a sostenere delle spese. In primis sarebbe opportuno che il governo estendesse la detrazione fiscale nella misura del 50 % a tutte le aree alluvionate, indipendentemente dalla qualifica della prima casa – spiega Tolomelli –. Si risolverebbe così una grave iniquità rispetto alla proprietà di immobili commerciali o locati che il prossimo anno potrebbero sperare in un beneficio del solo 36%. Tra l’altro, spesso gli immobili a uso commerciale sono i più colpiti dai fenomeni alluvionali».
Non solo al governo, Tolomelli chiede un confronto anche con le istituzioni locali: «A livello locale sarebbe importante aprire un confronto per valutare possibili aiuti a partire dal posticipo dell’Imu o sua parziale riduzione, fino a forme di contribuzione sulle spese sostenute per ripulire gli immobili (attività di spurgo e pulizia fognature) fino agli interventi manutentivi veri e propri. In molti casi si tratta di spese per manutenzioni di ascensori o centrali termiche allagate».
Non solo aiuti, ma anche prevenzione: «Abiconf è disponibile a un serio confronto sulla necessità di aumentare la copertura assicurativa degli immobili estendendoli anche a questi casi. Qui pensavamo non arrivasse il terremoto ed è arrivato. Ci ritenevamo esenti da fenomeni alluvionali e sono purtroppo avvenuti – conclude Tolomelli –. Non ci sono territori sicuri. Bisogna sviluppare una cultura che porti a un’ampia assicurazione (con la partecipazione dei nostri esperti assicurativi) e di rispetto del territorio facendo prevenzione a 360 gradi».
Bologna, 7 novembre 2024