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Il sogno RossoBlu

Una grande iniziativa tra economia e sport

Giancarlo Tonelli: “Occasione unica anche per il turismo”

«È un ringraziamento a Joey Saputo e a tutti i dirigenti, all’allenatore Motta e a tutti i giocatori. Poi, certo, non ci sfugge l’importanza di guadagnare un palcoscenico internazionale con il piazzamento europeo». Così Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom-Confcommercio, lancia l’iniziativa ’Fino alla fine, Forza Bologna’, che, da lunedì, colorerà di rossoblù le vetrine dei negozi in città e provincia. 

Direttore Tonelli, perché è importante sostenere ora i rossoblù?

«Il Bologna sta facendo una grande stagione, e – insieme a Postacchini e Di Pisa, e con il supporto di Emil Banca – vogliamo dare un segno tangibile della nostra vicinanza alla squadra fino alla fine del campionato. è un gesto d’amore, che vogliamo diventi visibile a tutti». 

Cosa significherebbe raggiungere l’Europa per la città?

«L’indotto turistico è cresciuto molto in questi anni e le manifestazioni sportive sono un volano per attrarre visitatori. Alberghi, ristoranti, bar, negozi di abbigliamento possono trarre beneficio da questa visibilità. Un’occasione da sfruttare fino in fondo». 

Cosa deve fare chi intende aderire all’iniziativa?

«Ognuno si può organizzare autonomamente addobbando la propria vetrina e inventandosi idee originali di marca rossoblù. Distribuiremo locandine 35×50 centimetri e, a chi ne farà richiesta, 70×100 centimetri, l’iniziativa sarà pubblicizzata anche sul web. E nelle prossime settimane le sorprese non sono finite». 

Andrea Bonzi

Valentino Di Pisa: Vogliamo ripagare l’impegno di Saputo

Valentino Di Pisa, presidente dell’Associazione commercianti rossoblù, con l’iniziativa di Ascom gli esercenti mostreranno il loro tifo?

«Valorizziamo ancora di più il legame esistente tra la società, la città e il nostro tessuto produttivo, grazie agli allestimenti che verranno realizzati nelle aree commerciali, con i colori naturalmente che ci stanno a cuore. Un’immagine interamente rossoblu per gli esercenti». 

L’intera città, quindi, sarà dipinta con i colori sociali… 

«Ci saranno nelle nostre attività associate i colori della squadra, proprio come riconoscimento alla società per il lavoro svolto negli anni. Come associazione, abbiamo partecipato a momenti complicati, contribuendo anche economicamente con una quota destinata al Bfc. Con questa iniziativa, ripaghiamo proprio questo impegno svolto dalla società che ha sede a Casteldebole». 

Che messaggio lanciate? 

«Non è solo un segnale di affetto nei confronti della società e della squadra, ma un riconoscimento per la società che ci sta portando a sognare in questo momento anche l’Europa». 

Che significato avrebbe volare in Europa, magari in Champions? 

«La visibilità ormai non è solo legata alla competizione sportiva, ma anche alla città, sotto il punto di vista del turismo. È un quadro attrattivo per il tessuto imprenditoriale e produttivo, per l’intera città. È stato un gioco facile pensare a questa iniziativa, in partenza lunedì. E il Bologna Calcio ne è stato molto entusiasta».

m. m.

Claudio Fenucci: “Un segno d’affetto molto apprezzato”

«Mi fa molto piacere che Ascom abbia lanciato questa iniziativa che coinvolge tutti gli esercizi commerciali della città». Dal quartier generale di Casteldebole plaude all’idea di Confcommercio, Claudio Fenucci, Ad di un Bologna che sogna un posto in zona Champions e che, nell’era Saputo, ha intessuto legami solidi con le mille anime della città, compresa quella imprenditoriale. 

Da una parte il Bologna che sul campo corre (nonostante la sconfitta con l’Inter) mettendo in vetrina un calcio da lustrarsi gli occhi, dall’altra le vetrine ’in carne e ossa’ della città che si coloreranno di rossoblù per sostenere società e squadra nell’ultimo decisivo tratto di stagione. «’Vetrine Rossoblù’ – osserva Fenucci – sarà un’ulteriore dimostrazione dell’entusiasmo con cui Bologna sta seguendo il Bfc. E sarà l’occasione per consolidare il rapporto tra il nostro club e un tessuto economico che non ci ha mai fatto mancare sostegno». C’è la partecipazione dei tifosi, ormai abituati alle adunate oceaniche a Casteldebole al rientro della squadra dopo una vittoria. E c’è Palazzo D’Accursio, con cui da un decennio il club rossoblù sta giocando la complessa partita del restyling del Dall’Ara, a cui manca ancora il calcio d’inizio. Fenucci non tralascia un altro aspetto: una Bologna in vetrina (in senso lato) è una calamita in più per i suoi visitatori. «Sono certo – conclude – che questa iniziativa sarà una bella immagine anche per i tanti turisti che affollano sempre di più la nostra città». E che magari, vetrina dopo vetrina, saranno invogliati a fare un giro al Dall’Ara.

Massimo Vitali

Gian Luca Galletti: “Una grande festa per tutto il territorio”

Gian Luca Galletti, presidente di Emil Banca, cosa rappresenta per voi questa iniziativa? 

«Mostriamo vicinanza alla società del Bologna, che per i bolognesi è una fede. Un vero pilastro con il quale siamo cresciuti. Questo è un anno eccezionale». 

Come mai Emil Banca ha deciso di partecipare? 

«Siamo una banca di comunità per la città, e per questo abbiamo deciso di partecipare a questa grande festa, insieme alle istituzioni e alle associazioni che, insieme a noi, rappresentano meglio il territorio, come i commercianti». 

Anche voi vi colorerete di rosso e blu? 

«Illumineremo la nostra sede, in via Mazzini, di rosso e di blu. La terremo così fino alla fine del campionato, e magari, andando avanti, coinvolgeremo altre filiali. E poi metteremo le locandine dell’iniziativa di Ascom in tutte le nostre sedi». 

Lei crede al sogno europeo?

«Anche nella partita contro l’Inter, il Bologna ci ha messo il cuore. È una squadra che porta avanti un progetto – andare in Europa – e ci crede. Per Bologna sarebbe una gratificazione forte e una soddisfazione anche per la città, da un punto di vista del turismo e del commercio. Una grande occasione per fare conoscere Bologna all’estero. Un evento non solo sportivo, ma dai risvolti economici importanti». 

Che clima si respira? 

«In tutto lo stadio c’è un clima che urla ‘Bologna’, dalla curva alla tribuna. Un clima di speranza e di vicinanza che non si è mai visto: non ricordo un campionato così partecipato, con il sostegno dell’intera città». 

Mariateresa Mastromarino

Valerio Baroncini: “L’urlo della città per un desiderio e per la storia”

Il Bologna Fc è una società in salute, sì. Equilibrata e concreta, certo. Ma soprattutto con fosforo e idee, come si vede anche dagli arabeschi disegnati da Thiago Motta. Ma il Bologna Fc è soprattutto Bologna. È comunità. È società. Nel ’64, con un pezzo che ormai è leggenda del giornalismo, il nostro Luca Goldoni dipingeva così l’«urlo della città»: «Cominciarono i clacson, le bandiere, i cortei, gli abbracci, le lacrime. In dieci minuti nelle strade non ci si muoveva più: mi accorsi quasi con sgomento, che dalla fine della guerra non avevo più visto uno spettacolo così». Il nostro Luca, che artista. E poi Stefano Biondi, poco più di vent’anni fa, rispondendo a un lettore: «Guidolin e Baggio per ora sono trattative parallele che presto potrebbero convergere. Verso il Bologna da Champions. L’aria che respira il Bologna, come dice lei, è buona, da alta montagna. Ma (ricorda il finale dell’anno scorso?) basta un niente a trasformare in smog metropolitano questo ossigeno purissimo. Quindi, è giusto che il Bologna pensi prima a conquistarsi un posto in Europa, poi ad allestire una squadra da ‘esportazione’». Corsi e ricorsi.

È per questo entusiasmo, per questi sogni, per questo desiderio, ma anche per la forza della nostra storia che oggi appoggiamo l’iniziativa di Ascom-Confcommercio ed Emil Banca. Le vetrine rossoblù sono una delle facce più belle di un romanzo popolare che vi raccontiamo quotidianamente con articoli, reportage, podcast e videointerviste. Con modalità che vi comunicheremo nei prossimi giorni, ospiteremo sul giornale le foto dei negozi ‘più rossoblù’ di città e provincia e daremo la possibilità ai lettori di segnalarci le loro attività del cuore. Lo faremo fino alla fine, perché crediamo nel sogno. Rivogliamo l’urlo della città. L’aria da alta montagna. Sapendo che comunque, fino alla fine, avremo tutti fatto il massimo.

Il Resto del Carlino – 13 marzo 2024

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