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Lotta ai disturbi alimentari. Le estetiste entrano al Bellaria. «Pazienti belle nel modo giusto»

Ascom e Bimbo Tu uniscono le forze per un’iniziativa che parla di solidarietà e cura di sé. Dal make up alla manicure, i volontari di Federbeauty coccoleranno le ragazze ricoverate

«Bella per te», il nuovo progetto che vede Confcommercio Ascom e Bimbo Tu uniti insieme per dare sostegno ai pazienti ricoverati al Centro Regionale per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione dell’Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche presso l’Ospedale Bellaria. A partire da lunedì fino al 30 settembre, con circa un incontro ogni due settimane, le ragazze ricoverate al Bellaria per disturbi alimentari – e seguite anche da Bimbo Tu – potranno farsi coccolare dai volontari di Federbeauty Bologna, con massaggi al viso e alle mani, corsi di make up, potranno ricevere anche consigli per la cura di capelli o del viso, le pazienti più piccole impareranno a creare treccine o altre acconciature, o ad utilizzare al meglio phon, spazzola, piastra. 

«Il nostro lavoro è dare benessere, e ci auguriamo di poter aiutare anche chi si trova ad affrontare un momento così difficile della propria vita: un momento di leggerezza e di cura di sé stesse penso possa aiutare molto» commenta Lorenza Ferro, presidente di Federbeauty Confcommercio Ascom. L’Irccs Bellaria dispone di sei posti letto, dunque le ragazze durante la degenza avranno la possibilità di usufruire di questo servizio. Un problema – quello dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – che purtroppo è cresciuto molto a seguito della pandemia. 

E che sta continuando a mantenere numeri di ricoverati elevati: «Abbiamo riscontrato un incremento del 30% di casi rispetto al pre-pandemia: nel 2022 abbiamo seguito 436 pazienti, nel 2023 l’afflusso è stato il medesimo, mentre nel 2019 ricordo che erano invece circa 314, l’incremento è stato notevole.L’adulto del domani è il ragazzo di oggi. Occorre seguire fin da subito i pazienti in queste patologie che richiedono la competenza di molte figure sanitarie» spiega la Professoressa Antonia Parmeggiani, direttrice del Centro Regionale per disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. 

Un’iniziativa dunque che coinvolge pubblico, privato ed enti del terzo settore, che cooperano insieme verso un unico obiettivo: «È un altro simbolo di cura presente nella nostra città: non solo intesa come eccellenza dell’offerta sanitaria, ma come presa in carico complessiva dei bisogni delle persone. Uno sforzo collettivo per dare una risposta concreta ad un problema così grande» afferma l’assesore al Welfare e salite Luca Rizzo Nervo. è della stessa visione anche Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna: «Una testimonianza del fatto che Bologna sia una delle vere capitali della solidarietà e dell’attenzione verso il prossimo, e sottolinea una collaborazione vincente tra pubblico e privato» conclude. 

Alice Pavarotti, Il Resto del Carlino – 2 marzo 2024

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