Nella giornata di ieri è stato aperto in via Saffi il primo cantiere ad alto impatto per la realizzazione del tram. Come è noto si tratta di lavori che riguarderanno in una prima fase, estesa per tutta l’estate, il rifacimento del tombinamento del torrente Ravone e in una seconda fase, presumibilmente dal gennaio all’aprile 2024, la realizzazione vera e propria della linea tranviaria.
Dunque, dopo l’alluvione di maggio e i danni provocati alle attività, si apre un’ulteriore fase molto complessa per le imprese di prossimità dell’area Saffi con una situazione di cantieri che si prolungherà a fasi alterne per un anno.
È di fondamentale importanza intervenire tempestivamente per assicurare che le aziende coinvolte dagli effetti diretti e indiretti del cantiere mantengano la loro operatività, fatturato e livelli occupazionali.
Per la nostra Associazione vanno messe in campo tempestivamente risorse capaci di intervenire su tre livelli: il primo è quello di una fiscalità di vantaggio con misure consistenti e prolungate nel tempo oltre la durata del cantiere; il secondo è invece quello costituito da contributi a fondo perduto per sostenere le spese correnti (locazione, costi energetici, etc); il terzo livello è quello dei ristori a favore delle attività che avranno un calo di fatturato.
L’esperienza di aiuti alle imprese durante il periodo Covid ci ha insegnato che se c’è la volontà politica si possono salvaguardare aziende e livelli occupazionali. Questa è la linea da percorrere in via Saffi e nelle altre strade che saranno oggetto dei cantieri del Tram. Le imprese coinvolte dovranno essere messe nelle condizioni di continuare a svolgere il loro lavoro al meglio.
Confcommercio Ascom Bologna si attende quindi decisioni immediate dell’Amministrazione Comunale con lo stanziamento di risorse adeguate e con un’operatività degli strumenti di ristoro che saranno messi a punto. Nessuna impresa dovrà chiudere per gli effetti dei cantieri Tram.
Confcommercio Ascom Bologna, 22 giugno 2023
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