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La protesta delle categorie «Città 30, giunta sorda alla voce delle imprese»

Massari, portavoce di Tim. Bo, tavolo che raggruppa 22 associazioni cittadine «Sorpresi e contrariati per essere stati ignorati in merito al progetto»

I rappresentanti delle imprese cittadine si dicono «sorpresi e contrariati» per «non essere stati consultati» dalla giunta Lepore nel merito del progetto ‘Città 30’. E per «avere appreso da una conferenza stampa della relativa delibera di giunta su un argomento così importante per la città e per le sue imprese», scrive in una nota Lanfranco Massari, portavoce di Tim. Bo, il tavolo metropolitano di coordinamento permanente dell’imprenditoria bolognese che raggruppa 22 associazioni delle diverse categorie economiche della città: agricoltura, artigianato, commercio e servizi, cooperazione e industria.

L’8 novembre 2022 si era tenuto «un primo, generico incontro on-line» fra i rappresentanti di Tim. Bo. e, per il Comune, l’assessora Valentina Orioli e il dirigente Cleto Carlini, a capo degli uffici del settore mobilità.

In quella occasione «era stato programmato, sempre on-line, un secondo incontro, in agenda il 13 gennaio» scorso. Appuntamento, afferma Massari, «annullato dalla stessa Orioli poche ore prima, con la promessa di nuova convocazione di li a pochi giorni». Convocazione che, invece, «non c’è mai stata, nonostante un paio di sollecitazioni» alla segreteria dell’assessora.

Le associazioni di categoria si dicono ora «preoccupate per le scelte al buio che sta facendo la giunta» guidata dal sindaco Matteo Lepore. Spesso, commenta il portavoce di Tim. Bo., «sentiamo dire che è aperta al dialogo e a un’amministrazione condivisa». Ma, aggiunge Massari, «sono rari, o poco incidenti, i confronti preventivi con chi a Bologna opera, vive e crea lavoro».

Aree della città «sono state alluvionate, i cittadini, molte imprese soffrono o sono in difficoltà – e devono prendere atto delle scelte dell’amministrazione – ma pare che ciò interessi a pochi».

Sul progetto ‘Città 30’, afferma il portavoce di Tim. Bo., «avevamo osservazioni e raccomandazioni da fare al Comune» per evitare che operasse «scelte poco avvedute e per non complicare ulteriormente la vita a imprese, lavoratori e ospiti della città. Prendiamo atto che ciò non è stato possibile».

Per Massari, «la sicurezza stradale e la salute dei cittadini vanno senz’altro garantite». Allo stesso tempo, però, «occorre assicurare fluidità della viabilità e scorrimento del traffico».

Il punto, secondo il portavoce delle associazioni di categoria, al di là dei cartelli e della segnaletica saranno i controlli per fare rispettare le nuove regole. «iIl problema – avverte Massari – non sono i limiti di velocità, se poi non si rispettano e non si fanno rispettare». Il messaggio diretto alla giunta è chiaro: «Dire Bologna Città 30 si rischia di dire nulla».

Il Resto del Carlino – 18 giugno 2023

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