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Dehors Covid, proroga in bilico. Il Comune: «Il 1° luglio stop ai tavoli negli stalli di sosta e sotto i portici»

Il prolungamento delle concessioni straordinarie messe in campo durante la pandemia fa discutere. La revoca non riguarderà i posti a sedere aggiuntivi nelle aree pedonali e fuori dal centro storico

Dehors Covid sì o dehors Covid no. La proroga fino al 31 dicembre 2023 delle concessioni straordinarie legate all’emergenza pandemica decisa da Roma lascia libero arbitrio ai Comuni, che sceglieranno in maniera autonoma se arrivare fino a fine anno o revocare anticipatamente il permesso. Ed è proprio su quest’ultimo punto che si è tenuto, nei giorni scorsi, l’incontro tra il Comune e le associazioni di categoria. L’idea di Palazzo d’Accursio è quella di uno stop ai dehors Covid a partire dal 1° luglio per quanto riguarda gli stalli di sosta e sotto i portici in centro storico, mantenendoli invece nelle aree pedonali e fuori dal centro. Questo significa che sono salvi i dehors in piazza Santo Stefano, teatro, negli anni scorsi, di numerose battaglie legate alla questione.

Una scelta che, però, non ha avuto il benestare delle associazioni di categoria, pronte a dare battaglia per ottenere la proroga fino al 31 dicembre. Una presa di posizione che mira a salvaguardare gli interessi delle attività commerciali, già fortemente penalizzate da due anni di pandemia prima e dall’aumento dei costi energetici poi. Laddove la proroga fino a fine anno non venisse concessa, le associazioni sono pronte a discutere su possibili soluzioni che, però, non presuppongono uno stop anticipato al 1° luglio come richiesto da Palazzo d’Accursio.

L’idea è quella di chiedere una proroga, per tutti, fino al 31 ottobre, data oltre la quale le concessioni verrebbero revocate senza però fare distinzioni tra esercizi commerciali. L’obiettivo? Trattare tutte le attività alla stesso modo, evitando così di creare diseguaglianze. Diversa la linea del Comune che invece, almeno per il momento, non sembra intenzionato a cedere. Il perché è semplice: quella dei dehors Covid è una concessione straordinaria decisa durante e per far fronte alla pandemia. Una soluzione, quindi, temporanea destinata a durare per un lasso di tempo determinato. E che, secondo la posizione di Palazzo d’Accursio, introduceva anche delle deroghe alle disposizioni comunali.

La mancata proroga riguarderebbe quindi un bisogno di ripristinare l’ordine in centro storico, soprattutto nei punti ‘critici’ come stalli di sosta e sotto i portici. Il messaggio del Comune è chiaro: nessuna contrarietà ai dehors Covid nelle aree pedonali e fuori dal centro, per i quali rimarrebbe verrebbe concessa la proroga fino al 31 dicembre, ma solo la necessità di ovviare ai problemi di ordine pubblico che si sono creati relativamente a determinate situazioni. Il braccio di ferro tra Palazzo d’Accursio e le varie associazioni di categoria sembra destinato a tenere banco per le prossime settimane. Un gioco di tempi nel quale, almeno per ora, bolognesi e non si godono qualche tavolino all’aperto in più.

di Chiara Caravelli, il Resto del Carlino, 8 giugno 2023

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