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Il ‘Marconi’ guarda al futuro: «Qui il primo vertiporto in regione»

Lo studio di fattibilità di UrbanV per realizzare, in un paio d’anni, una zona per decolli e atterraggi verticali. L’ad Tursi: «Velivoli elettrici potranno trasportare da una a quattro persone in città e in ambito extraurbano»

Nessun film o romanzo ambientati nei più remoti spazi della galassia. Oggi, parlare di «taxi volanti» non è più fantascienza: all’aeroporto questa modalità di trasporto potrebbe diventare realtà. È in corso lo studio di fattibilità di UrbanV per collegare in modo rapido, sicuro e sostenibile – con velivoli elettrici a decollo verticale – il ‘Marconi’ e i principali punti di interesse della città e della regione.

La proposta di realizzare il primo vertiporto in Emilia-Romagna (una zona per decolli e atterraggi verticali) punta così a un’infrastruttura che potrà fare da apripista a iniziative analoghe su tutto il territorio, in coerenza con il piano strategico nazionale di Enac Advanced Air Mobility. E favorire sia lo spostamento urbano e regionale di turisti e viaggiatori d’affari, sia il trasporto merci e trasferimenti in ambito sanitario.

La realizzazione non partirà prima di due anni, ma «oggi mettiamo la prima pietra simbolica in un percorso che ci porterà ad avere un vero vertiporto a Bologna – conferma l’ad del ‘Marconi’, Nazareno Ventola –. Siamo in fase di analisi, per identificare i siti eventuali, al di là di quello aeroportuale, in zone ancora da definire. Questi oggetti coprono una distanza di un centinaio di chilometri e bisogna perciò creare una rete di punti all’interno del territorio perché siano ben collegati. Parliamo di una modalità di trasporto che si offre a un settore di nicchia, ma fondamentale per integrare gli strumenti del futuro».

Come sarà il trasporto aereo di domani? «Spostamenti rapidi, in piena sicurezza, a bordo di mezzi alimentati solo a batteria, che garantiscono la massima silenziosità – spiega l’ad di UrbanV, Carlo Tursi –. Alcuni velivoli si spostano in ambito urbano a una velocità di circa 100 km/h; altri, su distanze maggiori, intorno ai 200 km/h». Esisteranno poi «varie configurazioni adatte alle diverse necessità e al numero di passeggeri – continua Tursi – che possono variare da uno a quattro, ma anche qualcosa in più».

I motori elettrici permettono bassi costi di esercizio e impatto ambientale vicino allo zero. «Bologna è terreno di sperimentazione – afferma il sindaco Matteo Lepore –. Noi come città ci siamo e speriamo abbia successo». Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: «Velocizzerà il trasporto di persone e soprattutto di merci, togliendo parte del traffico veicolare: sono investimenti giusti per arrivare primi e garantire nuovi servizi a chi fa impresa, business o ai turisti».

di Giorgia De Cupertinis, il Resto del Carlino, 14 aprile 2023

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