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Commercio in ansia, l’idea di Tonelli: «Più chioschi e attività nei parchi»

Il direttore dell’Ascom: «Con meno illuminazione, cresce l’insicurezza dei dipendenti e clienti in calo»

«C’è grande preoccupazione per il piano del Comune». Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom, si fa portavoce dei tanti commercianti della città allarmati dalla decisione dell’amministrazione di abbassare le luci di sera. E rilancia – in vista della bella stagione – con un maggior presidio naturale nei parchi con chioschi e attività commerciali. Ma anche ipotizzando proposte culturali e sportive, d’intesa con il Comune. 

Quali effetti potrebbe avere questo provvedimento?
«Si tratta di un tema molto delicato. Riguarda i residenti, certamente. Ma anche le tantissime nostre attività che sono aperte nelle ore della sera come ristoranti, bistrot, pub, bar, trattorie, pizzerie. Ci lavorano tante persone, molte donne, che quando tornano a casa rischiano di sentirsi meno sicure. Poi c’è l’aspetto economico: con meno luce potrebbe scattare un maggior timore a uscire, soprattutto durante la settimana. Così facendo, il numero di clienti si ridurrebbe». 

Il Comune giustifica il provvedimento con due obiettivi: risparmio economico di un milione di euro e risparmio energetico. 
«Faremo attenzione a quello che accadrà nelle prossime settimane. Capiamo, visto il momento complesso, i 13 minuti di spegnimento dei lampioni. Ma ci preoccupa, invece, il fatto che fino alle 22 ci sarà una riduzione d’intensità dell’illuminazione del 50 per cento e ancora di più che si riduca del 70 per cento dalle 22 fino all’alba».

Chi crede verrà più danneggiato dal provvedimento? 
«Abbiamo salutato con soddisfazione l’accoglimento da parte del Comune della nostra richiesta di aumentare le corse notturne di Tper. L’abbiamo letta come un messaggio di rassicurazione. Il piano dell’illuminazione ridotta, invece, speriamo che sia davvero sperimentale. Perché riguarda le strade, i parchi pubblici, il centro, la periferia. Insomma, tocca l’intero contesto cittadino. Per questo mi auguro che verranno effettivamente fatte delle simulazioni ad hoc e delle prove, per migliorare la situazione». Crede che soffriranno di più le attività del centro o della periferia?«Come dicevo, abbassare le luci ha conseguenze su tutta la città. Ma, certamente, se già ci sono zone in difficoltà, soprattutto in periferia, con meno illuminazione soffriranno ancora di più». 

Un tema ’caldo’ è quello dei parchi, dove ci sono stati recenti episodi di violenza e criminalità.
«Per questo proponiamo di creare un tavolo di lavoro con l’amministrazione dove valutare al meglio una serie di interventi. Noi siamo disponibili a concorrere per garantire un presidio naturale nei parchi pubblici».

Quindi più attività commerciali e chioschi nei parchi? 
«Sì. Oggi il tema è meno sentito, ma già a primavera potrebbe essere una soluzione da tenere in considerazione. Se nei parchi crescono le attività o i chioschi, ad esempio, si costituisce un deterrente per la criminalità, e allo stesso tempo si contribuisce anche all’illuminazione, di fatto. Ma non solo. Si potrebbe pensare a un’intesa tra associazioni di categoria come la nostra, Comune e Quartieri, garantendo anche attività culturali e sportive». 

Insomma, il modello è quello della Montagnola? 
«Sì. Da riproporre anche in altri parchi, già a partire dalla primavera o dall’estate».

di Rosalba Carbutti, il Resto del Carlino, 31 gennaio 2023
Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna

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