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Confcommercio, autotrasporto in allarme: Bloccati 285 milioni di aiuti per le imprese

Conftrasporto: c’è troppa burocrazia; rifinanziare marebonus e ferrobonus

Trasporti e logistica, che durante la pandemia hanno contribuito alla tenuta economica e sociale garantendo la distribuzione delle merci, ora rischiano di franare sotto i colpi della burocrazia e delle tasse. Conftrasporto – Confcommercio, in un convegno organizzato ieri a Roma, lanciano un grido d’allarme, dando voce alle preoccupazioni di imprese e operatori. Dice Paolo Uggè, presidente di Conftras porto: «Il potenziale c’è, le risorse anche, almeno quelle essenziali, ma la burocrazia e l’alta tassazione frenano lo sviluppo e la competitività del settore».

Prendiamo il caso dell’autotrasporto, uno dei pilastri della filiera logistica, dato che in Italia oltre l’8o% delle merci viaggia su gomma. Secondo Conftrasporto, sono 285 i milioni di euro stanziati per mitigare l’aumento dei costi, a partire dal caro gasolio, ancora bloccati da un sistema burocratico che ne rende tortuoso l’accesso. A questo si aggiunge il carico fiscale che grava sulle imprese. L’autotrasporto, che dal 1991 al 2017 ha ridotto le emissioni del 30% ( contro il -20% dell’intera economia), è assoggettato a una carbon tax 5 volte superiore a quella dei settori agricolo e industriale (250 euro per tonnellata di CO2 prodotta).

Oppure pensiamo ai 330 milioni di euro ancora non assegnati al settore marittimo, su un totale di 500 milioni stanziati nel bando complementare al Pnrr per adeguare le flotte agli obiettivi green: troppo stretti i vincoli per usufruirne, ed è per questo che lo shipping chiede un nuovo bando con criteri più aperti. Inoltre, l’ultima legge di bilancio non ha rifinanziato il marebonus, che negli ultimi 20 anni ha contribuito allo sviluppo intermodale. Anche il trasporto ferroviario chiede la conferma del ferrobonus e più sostegni per le imprese: con l’energia per la trazione ferroviaria alle stelle (in un anno si stima un incremento del 170% ), alcune realtà sono sull’orlo del fallimento.

Pasquale Russo, segretario generale di Conftras porto, oltre a sollecitare lo sblocco dei 285 milioni per l’autotrasporto, incita il governo a investire sull’intermodalità ( trasporto combinato strada+ rotaia oppure nave+treno) : «Ferrobonus e marebonus rappresentano due risposte chiare che servono al mercato e fanno bene all’ambiente. Ne chiediamo il rifinanziamento». Pronta la replica del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, presente in sala:

«Ci proviamo». In aperturadeilavori, il presidente di Confcom mercio, c.arJ.Q Sangalli, ricorda che se l’Italia avesse gli stessi livelli di accessibilità della Germania, potrebbe contare su un incremento di Pil di 90 miliardi di euro l’anno.

Per Sangalli serve «una scelta forte di campo a favore dell’intermodalità, dalle autostrade del mare al combinato ferroviario». E ora fari puntati su Verona, dove sabato 28 gennaio verrà organizzata dalla Fai Conftrasporto una grande manifestazione di protesta contro le limitazioni imposte dall’Austria ai transiti dei Tir al valico del Brennero. Una lunga serie di divieti, a partire da quelli notturni, che tanto ostacolano gli autotrasportatori italiani e danneggiano le nostre esporta zioni.

Sul punto, Salvini annuncia: «Ho scritto al commissario dei Trasporti Ue chiedendo l’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell’Austria, perché questa è concorrenza sleale. Vienna ostacola la libera circolazione di merci e persone».

Marco Morino, Il Sole 24 Ore – 26 gennaio 2023

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