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Dehors Covid fino a giugno, ci siamo Palazzo d’Accursio vuole farli pagare

Tavolo con le associazioni, con il prolungamento salterebbe la gratuità

Dovrebbe essere confermata – oggi dovrebbe esserci, a meno di colpi di scena, il voto finale in Senato – la norma all’interno della manovra finanziaria del governo Meloni che prorogherà i dehors Covid fino al 30 giugno 2023. Se questo accadrà, tutte le città dovranno semplicemente ratificare la legge nazionale. Anche Bologna, malgrado il manifesto mal di pancia dell’amministrazione Lepore per il proliferare di tavolini all’aperto. Per capire però di che metrature stiamo parlando e di altri dettagli bisognerà, appunto, che la norma sia pubblicata in Gazzetta ufficiale, e solo con l’anno nuovo il Comune farà capire con che tempi procederà al prolungamento dei dehors Covid.

Intanto, l’assessora Luisa Guidone (Commercio) ha recentemente incontrato le quattro associazioni di categoria (Ascom, Confesercenti, Cna e Confartigianato) per riflettere su questa probabile coda. Palazzo d’Accursio potrebbe chiedere ai commercianti, per quest’ulteriore proroga che significherà comunque tavolini in più laddove il Comune vorrebbe gradualmente ridurli, un pagamento per installarli (finora erano gratuiti). La modalità non è ancora chiara e andrà trovato un accordo. In ogni caso il balzello non dovrebbe arrivare al 100% della tassa sull’occupazione del suolo pubblico, ma potrebbe fermarsi a una cifra inferiore, forse al 50%. Le parti si aggiorneranno con la norma approvata.

pa. ros., Il Resto del Carlino – 29 dicembre 2022

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