Saranno più di 17 milioni gli italiani che viaggeranno durante le festività di fine 2022: 12 milioni a Natale mentre 5 milioni e 400 mila circa sceglieranno una vacanza per il Capodanno. Chi parte per Natale trascorrerà mediamente 6,9 notti fuori casa, mentre la vacanza di Capodanno ha una durata inferiore (3,6 notti).
Il 98,9% degli italiani resterà in Italia contro solo un 1,1% che sceglierà l’estero.
“Siamo diventati meno esterofili – dichiara il Presidente di Federalberghi Bologna Celso De Scrilli – Se lo scorso anno la decisione di restare all’interno del perimetro nazionale era stata dettata in primis dalle normative che ancora limitavano gli spostamenti, dai dati di oggi emerge come, a differenza del 2021, fare le vacanze nel proprio Paese stia diventando una effettiva scelta.”
Per quanto riguarda Bologna, la prima quindicina di dicembre ha fatto registrare una occupazione media del 67%, leggermente superiore al medesimo periodo del 2019. Mentre
per la seconda quindicina del mese – quindi dal 16 al 31 dicembre – l’occupazione è stimata al 45% circa contro il 50% registrato nel 2019.
“Sul dato positivo del primo periodo di dicembre – afferma il Vice Presidente Giovanni Trombetti – ha indubbiamente influito significativamente il ponte dell’Immacolata, data in cui Bologna ha ospitato anche l’importante evento Fia Prize Giving 2022. A differenza del 2019 in cui l’8 dicembre coincideva con una domenica, nel 2022 la festività è stata infatti di giovedì. In queste giornate negli alberghi abbiamo registrato una percentuale di occupazione al di sopra della media del periodo, arrivando a toccare una punta dell’84%. Attualmente, le richieste per la notte di Capodanno – conclude Trombetti – fanno stimare un dato intorno al 73%.
“Naturalmente si tratta sempre di medie – riprende il Presidente De Scrilli – le percentuali possono sensibilmente variare in base a diversi fattori tra cui gioca un ruolo importante l’ubicazione della struttura ricettiva oltre, ad esempio, al tipo di servizio offerto.
Difficile fare previsioni sul 2023 – conclude De Scrilli – Oggi il turista prenota molto sotto data essendo ancora troppi i fattori vulnerabili che incidono sulla scelta della vacanza. Quello che possiamo affermare e che si sta chiudendo in maniera tutto sommato positiva un anno che era partito malissimo a causa dei primi tre mesi ancora pesantemente segnati dagli effetti della pandemia – conclude il Presidente – Il confronto rispetto al 2019 resta in negativo ma la ripresa, periodo su periodo, fa guardare con maggior fiducia al futuro.”
Comunicato stampa, Federalberghi Bologna, 20 dicembre 2022