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I Si Cobas bloccano il Caab. Di Pisa: «Denunciamo»

Blocco degli ingressi per protestare contro il licenziamento di tre delegati. Il presidente di Fedagromercati: «Chiederemo un risarcimento dei danni»

Al Caab non si entra. Lunghe file di camion e disagi al Centro agroalimentare di via Canali, ieri sera, a causa del nuovo ’picchetto’ indetto dal sindacato Si Cobas. Che dopo lo stop di fine ottobre e il volantinaggio ai lavoratori dei giorni scorsi, si trova «ancora una volta costretto a scioperare», come scrive sulla propria pagina Facebook, per protestare contro il terzo licenziamento nel giro di pochi mesi di un loro delegato sindacale, attivo nel settore della logistica, per motivi ritenuti dalla sigla «totalmente pretestuosi». 

Così, dal mercato ortofrutticolo, in cui l’attività ferve ogni notte soprattutto dalle 18 in poi, i camion di acquirenti e fornitori non possono entrare né uscire. Con conseguenti code e rinunce di chi, stufo di aspettare o di fretta perché deve effettuare consegne anche in altri mercati, se ne va. «Domattina (oggi, ndr) faremo denuncia in Questura e chiederemo i danni per questa nuova notte di lavoro perduta – attacca Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati nonché dell’azienda ortofrutticola Di Pisa srl –. Ai primi scioperi non abbiamo detto nulla, ma non è più accettabile che si continui di questo passo. Si sta bloccando un servizio pubblico, per i cittadini. Ora chiediamo un intervento deciso da parte delle forze dell’ordine e della società che ha in gestione il Caab». Lo sciopero riguarda tre licenziamenti, tutti di dipendenti di aziende di logistica e delegati sindacali Si Cobas.«Ma i disagi per noi sono enormi – chiude Di Pisa –: l’ultima volta, i manifestanti hanno bloccato gli ingressi dalle 18, orario in cui i primi camion vengono a effettuare le consegne, fino alle quattro del mattino. Dieci ore di lavoro perdute. Siamo costretti a passare alle vie legali». 

Ieri sera, un nutrito gruppo di sindacalisti si è riunto davanti agli ingressi del mercato attorno alle 18.30, con striscioni e bandiere, incurante della pioggia, per chiedere a gran voce «il reintegro dei lavoratori licenziati». Sarebbero giunti in loro sostegno anche delegati e lavoratori di altri appalti della logistica bolognese, in segno di solidarietà. 

f. o., Il Resto del Carlino – 14 novembre 2022
Valentino Di Pisa Presidente Fedagromercati

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