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Terme, il Grottino Chini torna a splendere

Alto Reno Terme, via al restauro del gioiello liberty dopo la firma della convenzione fra il Comune e il Gruppo Monti Salute più: pronti 135mila euro

Il Comune di Alto Reno Terme ha trovato l’accordo con la Tema srl, la società del Gruppo Monti Salute Più che da aprile è proprietaria delle Terme di Porretta, per l’utilizzo gratuito del Grottino Chini, un capolavoro del liberty italiano che è inserito nel compendio delle Terme Alte e che ora potrà essere restaurato e reso accessibile al pubblico. Questa convenzione, firmata ieri mattina, consentirà di sbloccare le risorse, dai 100mila euro erogati dalla regione Emilia-Romagna ai 35mila proveniente dal Fai, il fondo per l’ambiente italiano, che il Comune ha già ricevuto e che destinerà al restauro del gioiello architettonico di Porretta. «C’è grande soddisfazione per avere raggiunto questo accordo – spiega il sindaco di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni – perché adesso possiamo procedere con il restauro. Il Grottino Chini è un’opera pregevole che può attirare turisti e persone interessate all’arte e per noi è un valore aggiunto per tutto il complesso termale, che sta vedendo un momento di grande recupero. La speranza è che Porretta e le sue terme tornino all’attenzione dei turisti e di chi trae grande beneficio da queste cure. L’accordo è un segnale di una proficua e continua collaborazione con il Gruppo Monti Salute Più». 

Il Grottino Chini è una ’sala bibita’, cioè un ambiente dedicato alla somministrazione delle acque salsobromoiodiche per assunzione come bevanda. Meta di cure termali durante la belle époque, prende il nome da Galileo Chini, che a inizio Novecento realizzò le piastrelle in maiolica che rivestono le pareti. «Siamo molto felici di aver sbloccato questa situazione – afferma Antonio Monti, proprietario del gruppo – perché gli importanti fondi che il Comune ha ricevuto meritano di arrivare rapidamente a destinazione, e permettere così a cittadini e turisti di riscoprire una delle parti più affascinanti dello storico complesso termale. Per noi questo lavoro si inserisce nel più ampio progetto di recupero e valorizzazione dell’intero comparto, comprendente sia le terme nuove riaperte da aprile, sia il complesso storico. Siamo inoltre al lavoro per arricchire ulteriormente l’offerta del villaggio termale, con una riqualificazione del Parco Najadi, iniziata questa estate con un ricco calendario di eventi, e l’ampliamento dell’area verde con il recupero e rilancio di Valverde: le virtù terapeutiche delle 12 sorgenti termali si coniugano perfettamente al benessere derivante dalla natura di questo territorio. Il progetto che abbiamo avviato è una sfida imponente in cui la collaborazione tra ente pubblico e impresa privata è fondamentale e sta già dando frutti».

Tornando al Grottino, anche la popolazione porrettana si era mobilitata con una serie di iniziative per raccogliere fondi.

di Massimo Selleri, il Resto del Carlino, 31 agosto 2022

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