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Piquadro, una mensilità in più ai dipendenti

Il presidente Palmieri: «I lavoratori e le loro famiglie sono la nostra prima risorsa, perciò condividiamo con loro i buoni risultati dell’azienda»

GAGGIO MONTANO Piquadro va controcorrente e decide di estendere a tutti i suoi dipendenti la possibilità di condividere gli ottimi risultati di vendite e utili che sono stati ottenuti nell’esercizio 2021-22. L’azienda di Gaggio Montano distribuisce, quindi, un premio equivalente ad una mensilità base, aggiungendolo nella busta paga di tutti i dipendenti che non ricevono altre forme di premialità economica. 

«L’inflazione che continua a salire – spiega Marco Palmieri, presidente e ad del gruppo Piquadro – rende difficile la vita di tutti noi. Noi abbiamo sempre pensato che i nostri dipendenti, e di conseguenza le loro famiglie, siano la prima risorsa e i principali artefici del nostro successo, per questo motivo ci fa piacere condividere con loro i nostri buoni risultati economici che non sarebbero stati possibili senza il loro impegno quotidiano. Di fatto, il tutto si traduce in una mensilità in più rispetto al contratto base per chi non ha altri premi di produzione». 

Altre aziende hanno avuto ottimi risultati tra il 2021 e il 2022, ma l’innalzamento delle bollette, in particolare quella dell’energia, ha portato ad altre scelte, ritenendo che non vi fossero le condizioni per poter allargare i cordoni della borsa, per cui hanno cercato di contenere le premialità. 

«La nostra non è una azienda particolarmente ’energivora’ – prosegue Palmieri –, ma anche noi abbiamo avuto dei rincari non indifferenti. Quello che più ci pesa sono i trasporti e la cosa non riguarda solo il carburante per i mezzi che viaggiano su gomma, ma ad esempio il costo del trasporto delle merci via mare è decuplicato in un solo anno. Anche il listino delle materie prime è aumentato è dismisura, ma è stato anche questo innalzamento dei prezzi a dirci che abbiamo fatto la cosa giusta. Se i rincari creano problemi a noi, figurarsi alle famiglie dei nostri dipendenti». 

Una decisione resa possibile anche dai primi numeri del 2022, che indicano come sul mercato i prodotti di Piquadro stiano incontrando un buon gradimento. 

«Stiamo registrando buoni risultati anche nel semestre in corso – continua l’ad –, con un export in forte crescita e segnali molto positivi sia dal Retail che dall’e-commerce e questo ci rende ancora più soddisfatti anche nell’elargire questo premio. Ci tendo a sottolineare che non è neppure il frutto di una contrattazione sindacale, semplicemente è una nostra iniziativa che ritenevamo opportuna e tempestiva». 

Il Gruppo Piquadro opera nel settore degli accessori in pelle attraverso i marchi Piquadro, The Bridge e Lancel. I suoi prodotti si distinguono per un design innovativo e un contenuto tecnologico, quello The Bridge esalta il sapore vintage della lavorazione artigianale toscana e infine le collezioni Lancel incarnano l’allure parigina di una maison fondata nel 1876. Le origini del Gruppo Piquadro risalgono al 1987, quando Marco Palmieri fondò la sua azienda a Silla di Gaggio Montano, dove tuttora si trova il quartier generale. La rete distributiva si estende su oltre 50 paesi nel mondo e conta su 180 punti vendita che includono 80 boutique a insegna Piquadro, 13 boutique a insegna The Bridge e 80 boutique a insegna Lancel. Il fatturato consolidato del gruppo, relativo all’esercizio 2020/2021 chiuso al 31 marzo 2022, è pari a 149,4 milioni di euro. Dall’ottobre 2007 Piquadro è quotata alla Borsa Italiana.

Massimo Selleri, Il Resto del Carlino 12 luglio 2022

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