fbpx
Cerca
Close this search box.

Nasce “Ascom Alimentare”, l’alleanza degli imprenditori della filiera del cibo per superare la crisi

«Verranno rispettate le diverse peculiarità delle singole realtà»

Alla nascita di Ascom Alimentare erano presenti Gino Fabbri, pasticciere, Vincenzo Vottero (presidente Fipe-Ristoranti e trattorie), Fabio Biagi e Massimo Montanari (vicepresidenti Fipe-Ristoranti e trattorie), Marinella Degliesposti (presidente Fida-Dettaglianti alimentari), Roberto Melloni (presidente Grossisti alimentari), Riccardo Di Pisa (vicepresidente Fipe-Bar e pasticcerie), Stefano Casella (presidente Federcarni), Angelo Taschetta (presidente Associazione sfogline bolognesi) e Maria Cristina Valmori (sfoglina), Samuel Mafaro (presidente panificatori), Graziano Bottura e Debora Di Benedetto, anche loro panificatori.

il Resto del Carlino, 12 giugno 2022

Gino Fabbri «Un esempio a livello nazionale Possiamo fare sentire la nostra voce a Roma»
Il maestro pasticciere auspica che il modello Bologna faccia scuola: «Tutti insieme avremmo la forza di fare pressing sulle istituzioni»
Con la nascita di ‘Ascom Alimentare’ «Bologna può fare da apripista, a livello nazionale», afferma Gino Fabbri, maestro pasticciere di fama internazionale, che ha in bacheca la Coupe du Monde de la Pâtisserie, la coppa del mondo di pasticceria. Insomma, per Fabbri la nuova alleanza degli imprenditori della filiera alimentare nata in strada Maggiore 23, sede bolognese di Ascom, «potrebbe fare giungere a Roma la voce di Bologna, rappresentare un primo tassello per arrivare a creare una realtà analoga a livello di Ascom nazionale».
A cosa potrebbe portare questo progetto romano?
«Un ‘Ascom Alimentare’ che rappresenta centinaia di migliaia di operatori nel settore alimentare, dai grossisti al piccolo negozio al dettaglio, può diventare un punto di riferimento per le istituzioni».
Con quale obiettivo?
«Si potrebbe effettuare un pressing perché a livello di governo si attuino misure necessarie a sostenere la filiera alimentare in un momento in cui aumenti inspiegabili delle materie prime e delle bollette energetiche mettono in seria difficoltà la sopravvivenza di molte attività».
A quali misure pensa?
«Penso, per esempio, a un differente cuneo fiscale. Andrebbe a vantaggio dei dipendenti e concederebbe maggiore elasticità ai datori di lavoro nell’assumere. Penso anche che, nei nuovi contratti di lavoro, si potrebbe pensare ad agevolazioni, magari temporanee, legate al momento, che possano dare respiro a imprese, specie le più piccole, già provate da due anni di pandemia».
Tornando a Bologna, quale sarà il primo impegno di ‘Ascom Alimentare’?
«Si tratta, per il momento, di cercare di capire, mettendo in campo e riunendo tutte le energie e le competenze di chi opera nei settori food e ricettività, che cosa sta succedendo con questa guerra dei prezzi. Che è determinata da situazioni che non sono ben chiare a nessuno».
Lei che idea si è fatto?
«Mi pare evidente che siamo di fronte ad aumenti non spiegabili se non con manovre speculative. Perché non si può spiegare che, di punto in bianco, dal mercato spariscano alcune materie prime. È una situazione che vola sopra le nostre teste. Basti ricordare che, l’anno scorso, la Cina aveva già acquistato oltre il 50% delle risorse mondiali di grano, riso, soia e mais. È chiaro che oggi ha il peso per spostare le quotazioni sui mercati di tutto il mondo».
Lei ha una certa esperienza nel suo settore. C’è mai stato un momento simile?
«Lavoro in pasticceria da quasi 60 anni e non ricordo una situazione del genere. Magari in certi periodi mancavano i soldi, ma mai le materie prime. Per non parlare dei prezzi: non è normale che il burro, per dire, aumenti del 40% nel giro di 24 ore».
C’è poi il caro bollette.
«Le utenze, anche per le imprese, sono più che raddoppiate rispetto al 2021. Ma sono andati alle stelle anche i prezzi degli accessori, per esempio gli imballaggi in cartone».
Come si riflette, questo, sul prezzo finale al consumatore?
«Se il prezzo del prodotto finale rispecchiasse gli aumenti reali a monte delle produzione, finiremmo fuori mercato. Per esempio, noi abbiamo aumentato il caffè di 10 centesimi, e le brioches di 20. Aumenti che non coprono minimamente nemmeno il costo delle materie prime. Allora, per assorbire i rincari e non farli ricadere sul cliente, si cerca di razionalizzare il lavoro, si smette di produrre (o si rinviano) determinati prodotti, si rivedono le spese».

di Luca Orsi, il Resto del Carlino, 12 giugno 2022

«Così tuteliamo le attività del territorio»
Samuel Mafaro, presidente dei panificatori
Samuel Mafaro, dallo scorso aprile presidente dell’Associazione Panificatori della Città metropolitana, non ha dubbi: «La nascita di una realtà come ‘Ascom Alimentare’ porterà vantaggi a tutti. Perché in questo momento, difficile per tutti, soltanto giocando di squadra possiamo cercare di tutelare le attività economiche del territorio. Dobbiamo essere consapevoli dell’importanza dell’associazionismo, soprattutto in una fase storica come questa».
In che modo?
«Per esempio cercando di rilanciare le attività del commercio locale, della piccola economia circolare rappresentata dalla rete dei negozi sotto casa. Che hanno svolto un importante ruolo, anche sociale, durante i mesi di lockdown».
Come si può fare?
«Con pubblicità mirate. Rivolte soprattutto ai giovani, sempre più orientati a consumi di qualità, consapevoli e sostenibili. Dobbiamo offrire ai nostri clienti un prodotto che tracci un solco rispetto a quelli offerti dalla grande distribuzione».
‘Ascom Alimentare’ studierà strumenti di contrasto all’inflazione. Quanto pesa l’aumento dei prezzi nel vostro settore?
«La batosta è il caro energia. Fra gas ed elettricità le bollette sono triplicate. Riusciamo ancora ad assorbire i rincari tagliando le spese superflue, riducendo i consumi, sospendendo alcune produzioni. Ma chi non ce la fa, rischia di chiudere. E chi chiude difficilmente riaprirà»

l.o., il Resto del Carlino, 12 giugno 2022

«Si valorizza la qualità del Made in Italy»
Roberto Melloni, presidente dei grossisti
‘Ascom Alimentare’, creando una rete di imprenditori bolognesi e metropolitani, «permetterà di tutelare i produttori locali e italiani, di sostenere la filiera alimentare del Made in Italy, di proteggerla dalle speculazioni che gonfiano i prezzi in maniera sconsiderata», afferma Roberto Melloni, presidente dei Grossisti alimentari e socio di Berberè.
Come nasce l’idea di ‘Ascom Alimentare’?
«Abbiamo sentito la necessità di un confronto attivo sul complesso e difficile scenario attuale».
Che riflessi positivi può avere questo fare squadra?
«Tutti insieme possiamo fare massa critica e indirizzare le nostre scelte verso l’utilizzo di prodotti italiani di sempre maggiore qualità, con attenzione particolare al settore bio, sostenendo e valorizzando così i produttori delle nostre filiere e le eccellenze del territorio. Lo abbiamo già sperimentato, con buon successo, in Berberè. È un modo per liberarci dal giogo degli speculatori multinazionali».
Come si è arrivati a questa situazione?
«Nel passato, nel nostro Paese si sono abbassati al minimo i costi delle materie prime. In questo modo è diventato antieconomico, per i nostri agricoltori, produrre. Ora, siamo nelle mani di poche multinazionali, che arrivano a bloccare gli arrivi delle materie prime per fare lievitare a dismisura i prezzi»

l.o., il Resto del Carlino, 12 giugno 2022

Caccia al posto con ‘Sos lavoro’
Il servizio ‘Sos Lavoro’, lanciato dall’Ascom, è dedicato alle imprese associate e a chi è in cerca di lavoro, per sopperire alla mancanza di personale. Compilando un form online, gli imprenditori possono segnalare la necessità di personale da inserire nel proprio organico. Chi è in cerca di lavoro può inserire una candidatura spontanea e caricare il proprio curriculum. Il progetto è realizzato da Ascom in collaborazione con i partner Comune e Città Metropolitana di Bologna, agenzia Randstad, progetto ‘Insieme per il lavoro’ ed Emil Banca.

il Resto del Carlino, 12 giugno 2022

Articoli correlati

Fatturazione Elettronica

Fatturazione Elettronica

La soluzione più completa per gestire la tua contabilità.

E-mail Dipendenti

E-mail Dipendenti

Gestisci la posta con la webmail di Ascom.

PEC Clienti

PEC Clienti

La Posta Certificata per i Clienti Ascom.