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Lustrola apre le porte ai profughi ucraini

Alto Reno Terme, C.E.P.S. ha messo a disposizione sette appartamenti per ospitare diciassette persone in fuga dalla guerra

C’è una comunità in fuga dagli orrori della guerra e una comunità pronta ad aprire le porte del proprio paese e delle proprie case per accogliere chi è in cerca di una vita migliore. È così che i profughi ucraini hanno trovato anche a Lustrola, piccolo borgo millenario della comunità montana di Alto Reno Terme a pochi chilometri da Granaglione, degli amici se non addirittura una seconda famiglia in cui trovare riparo e conforto dalla terribile situazione che si sta vivendo nelle loro città di origine.

L’associazione C.E.P.S., Centro Emiliano Problemi Sociali per la Trisomia 21 APS, associata Federazione del Terzo Settore Confcommercio Ascom Bologna, ha messo a disposizione i sette appartamenti su cui stava avviando un progetto di turismo sociale per persone con sindrome di Down, ospitando cinque diversi nuclei familiari provenienti da Odessa, Kharkiv e altre città ucraine al centro dei bombardamenti russi, per un totale di diciassette persone tra nonni, mamme e bambini. Il tutto in collaborazione con Croce del Navile Pubblica Assistenza, che cura i collegamenti con Bologna e Solco Libertas cooperativa sociale che si appresta a occuparsi dei profughi in modo continuativo.

«Stavamo già predisponendo il nuovo programma estivo per la “Casa per ferie”, ma è scoppiata la guerra in Ucraina e per noi dare assistenza a chi scappa da quell’orrore è diventata la priorità. Per questo abbiamo deciso di aprire questi appartamenti all’accoglienza dei profughi ucraini – commenta Pier Luigi Sforza, Presidente di C.E.P.S. – Ma questo ci è parso nulla rispetto al fatto che Lustrola, borgo con poco meno di 40 abitanti, si è da subito e senza esitazione dimostrata accogliente e solidale con chi è in difficoltà. E non potevamo nemmeno immaginare che una comunità intera, quella dell’alta valle del Reno, si mobilitasse con tanta generosità per sostenere questa nostra piccola iniziativa di ospitalità. In tantissimi hanno voluto dare il proprio contributo, singoli cittadini, attività commerciali e imprenditoriali: a tutti va il nostro ringraziamento per questa grande generosità».

Bologna, 5 aprile 2022

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