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Negli hotel mille posti per chi scappa dalla guerra

Federalberghi: «Adesione davvero ampia»

Gli albergatori bolognesi mettono a disposizione dei profughi ucraini circa 950 posti letto. «Ma non escludo che il numero possa salire», afferma Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi. L’elenco e i contatti degli hotel «sono già stati consegnati alla Protezione civile». Mercoledì, il governatore Stefano Bonaccini ha firmato una convenzione con le associazioni degli albergatori della regione. Un atto che ha di fatto autorizzato e regolato l’accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra nelle strutture alberghiere. «Nello spazio di una giornata, gli albergatori di Bologna e provincia hanno messo a disposizione 944 posti letto, utilizzabili da subito», racconta De Scrilli. «Non mi aspettavo un’adesione così ampia in così poco tempo. E non escludo che altre strutture si possano aggiungere».

I NUMERI DELLA CRISI Un bacino di disponibilità su cui contare per gestire il flusso continuo di arrivi che la crisi umanitaria innescata dalla guerra in Ucraina porta con sé. A ieri, sono già oltre mille, 1.131, gli arrivi registrati sul nostro territorio, di cui 642 adulti e 489 minori, con 256 che sono attualmente ospiti nei Cas. Mentre in regione gli arrivi registrati sono già 6.193.

ACCOGLIENZA Nel frattempo la Prefettura studia un piano articolato composto da veri e propri hub di accoglienza sul territorio, per dare una risposta forte all’emergenza. L’hub di Castenaso, ad esempio, si farà e sarà appunto all’Hotel Living di Villanova. Ieri mattina infatti il sindaco di Castenaso, Carlo Gubellini, si è incontrato con il prefetto Attilio Visconti per discutere di questi nuovi arrivi e di come gestire la situazione. II Living ha già oltre trenta profughi e aveva dato la disponibilità di accoglierne fino a 150: così sarà. II primo cittadino Gubellini ha voluto confermare al prefetto i la disponibilità del Comune ad aprire le porte ai profughi ucraini. L’Hotel Living Place di Villanova fungerà, dunque, da centro di accoglienza temporanea finalizzato alla collocazione sui diversi Comuni e capace di ospitare fino a 150 persone. La struttura che, con arrivi costanti, a ieri ospitava già quaranta donne e bambini in forza dell’intesa iniziale con l’amministrazione comunale, ora ha dato un’ulteriore piena disponibilità. La Prefettura sta ancora lavorando per individuare nuovi luoghi di accoglienza e oggi partirà invece l’attività della tensostruttura di piazza XX settembre per la prima accoglienza dei profughi. Qui verranno eseguite le identificazioni e i tamponi, oltre alla possibilità di fare la vaccinazione al punto Ausl allestito in Autostazione.

LE MOSSE DELL’ATENEO In campo per l’accoglienza c’è anche l’Università, con il rettore Giovanni Molari che dopo avere garantito il rientro dei sei studenti in mobilità outgoing in Russia, ora ha dato la disponibilità dell’Alma Mater al Ministero dell’Università e della Ricerca ad accogliere ricercatori e studenti di nazionalità ucraina, in collaborazione con Er.Go, il Comune e la Regione. In più, l’Ateneo ha anche disposto l’immediata proroga della scadenza per il versamento della terza rata delle tasse studentesche al 30 giugno 2022, a vantaggio degli studenti che, per l’impatto economico e finanziario del conflitto, si trovano impossibilitati a osservare la scadenza del 15 marzo.

Luca Orsi, Zoe Pederzini – Il Resto del Carlino -11 marzo 2022
Celso De Scrilli, presidente Federalberghi Bologna
Celso De Scrilli, Presidente Federalberghi Bologna

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