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«Così rilanceremo le Terme di Porretta»

Alto Reno Terme. II professor Antonio Monti ha illustrato il progetto legato alle cure dell’Inail

Da sabato 2 aprile riaprono le Terme di Porretta. Questa è la prima tappa di un progetto che vede la completa riqualificazione di un complesso termale che un vantaggio non piccolo, quello di avere quattordici tipologie di acque diverse tra sulfuree e salsobromoiodiche. Sarà il Gruppo Monti Salute Più a portare avanti questo percorso che prevede una promozione non solo delle Terme, ma di tutto il territorio. Promosso dalla regione Emilia Romagna, ieri sono stati presentati i dettagli dell’accordo che legano Inail, il nuovo proprietario di tutta la struttura, ad un gruppo che nel tempo ha saputo coniugare la salute con il benessere attraverso le terapie termali. «Questa operazione è per noi una scommessa straordinaria – spiega il direttore scientifico Gruppo Monti Salute Più, il professor Antonio Monti – dopo 50 anni di esperienza in questo campo ci cimentiamo con orgoglio nel progetto di rilancio e valorizzazione delle Terme di Porretta; terme che vantano una storia straordinaria, che intendiamo recuperare, rilanciando ed innovando le proposte sanitarie, termali e turistiche, con l’obiettivo di promuovere l’Appennino Tosco-Emiliano, in stretto rapporto con il Villaggio della Salute Più». Da oggi partono i lavori per riorganizzare tutto lo stabilimento e creare rapidamente 24 mini residence della salute, con al loro interno lettini per fanghi, massaggi e manipolazioni, a fianco della vecchia piscina termale. Il secondo passaggio arriverà a maggio quando saranno illustrati i percorsi che collegano il Villaggio della Salute di Monterenzio con le Terme di Porretta. Il tragitto tocca anche alcuni punti esterni come il Corno alle Scale. «La valorizzazione del progetto – proseguono l’assessore regionale alla salute Raffaele Donini e quello al turismo Andrea Corsini – avrà ricadute occupazionali positive e si inquadra nell’ambito di un’azione promozionale complessiva del territorio limitrofo e delle altre stazioni termali di tutta la regione». Un’altra novità riguarda il fatto che lo stabilimento termale sarà il primo e unico centro nazionale di riabilitazione e cura per pazienti Inail. «Si tratta di un’evoluzione importante – spiega il sindaco di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni – che dà al nostro centro un rilievo nazionale».

Massimo Selleri, Il Resto del Carlino -1 marzo 2022

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