I presidenti delle Federazioni di Confcommercio Ascom Bologna attaccano: «Le istituzioni facciano un passo indietro e prevedano aiuti anche per noi»
L’Extra alberghiero, i Pubblici Esercizi e le Autorimesse associate Confcommercio Ascom Bologna non ci stanno. Nel dl Sostegni Ter, che prevede aiuti per le categorie colpite dalle restrizioni Covid, le loro attività non vengono ricomprese tra quelle che possono accedere agli aiuti forniti dalla Regione.
«Essere stati esclusi dal Bando Ristori Ter per un aiuto, grande o piccolo che sia, non ha senso – commenta Luca Torricelli, presidente della Federazione Bologna Hospitality Plus di Confcommercio Ascom Bologna –. Se ci fosse un ristori quater destinato alle categorie escluse sarebbe importante. Gli aiuti precedenti sono stati esigui e la perdita complessiva registrata in questi anni di pandemia è stata superiore ai fondi fin qui ricevuti».
Dello stesso avviso Vincenzo Vottero, presidente della Fipe-Ristoranti e trattorie di Confcommercio Ascom Bologna. «Che i pubblici esercizi non siano stati ricompresi in questo bando è assurdo perché per primi siamo dovuti sottostare a delle restrizioni molto serrate, anche il green pass in parte è stato un deterrente – spiega Vottero –. Hanno prorogato lo stato d’emergenza, prolungando gli obblighi. Se la ristorazione è esclusa da questi ristori allora andrebbero tolte le restrizioni».
Il disappunto è alto anche tra le atuorimesse che in questi anni di pandemia hanno ricevuto poco o niente: «Come noleggio ho ricevuto in totale mille euro in due anni, per i garage zero – conclude Luigi Pucciarelli, presidente della Federazione Autorimesse di Confcommercio Ascom Bologna –. Non capisco neanche cosa ci abbiano tenuto aperti a fare durante il lockdown, visto che le persone erano chiuse in casa. A questo punto bisogna lottare per ottenere qualcosa, che sia l’accesso al bando o ad altri tipi di aiuti».
Bologna, 23 febbraio 2022
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