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«Notti folli in via Zamboni, risposta forte»

Ascom e Confesercenti esprimono i timori di chi lavora nella zona. L’ Ascom, con il direttore Giancarlo Tonelli: «La ricetta sarebbe immaginare un piano notte forte e articolato, che parta dal giorno»

Come il fango portato dalla corrente, la violenza che di solito era di piazza Verdi ora viene portata sin sotto le Due Torri. In questo caso, lo fa spinta dalla corrente della legalità e del controllo da parte di carabinieri e polizia che «ha migliorato la situazione in Piazza Verdi, ma ha spinto spacciatori e violenti sempre più verso l’inizio di via Zamboni». È questa la lettura che chi lavora all’inizio della zona universitaria dà alla pluriaggressione a sediate successa la notte di una settimana fa.

Visione confermata da Massimo Zucchini, presidente di Confesercenti, che all’indomani della notizia dell’accaduto ha parlato con i propri associati della zona. «La situazione è molto preoccupante – così Zucchini -, soprattutto perché queste risse sembrano scatenarsi sempre per futili motivi e coinvolgono per lo più giovani e giovanissimi. Non solo, infangano la reputazione della zona, con ripercussioni negative anche economiche sul lavoro degli esercenti».

Un tema quello che Confesercenti assicura: «Abbiamo già discusso in un incontro col Questore, che ha dimostrato un’attenzione altissima alla gestione del fenomeno. Noi chiediamo sempre ai nostri associati di segnalare subito episodi come questa rissa alle forze dell’ordine, cosa che mi risulta sabato notte sia stata fatta da parte dei locali davanti a cui è avvenuto lo scontro». Il problema però non sarebbe secondo Zucchini la prontezza di segnalazione, quanto «la necessità di più prevenzione per evitare che il disagio giovanile, esploso dall’inizio dell’estate, non degeneri oltre».

A farne una questione di disagio giovanile è anche l’Ascom, con il direttore Giancarlo Tonelli che scandisce: «quanto è accaduto nella notte di sabato scorso mette tutti noi di fronte ancora una volta a una precisa problematica della nostra città, che però non è più un episodio. È un modello di vita notturno, che va cambiato». L’aggressione ‘tutti contro uno’ andata in scena davanti al civico 3 di via Zamboni non sarebbe altro insomma che «la fotografia di un chiaro problema di sicurezza – continua Tonelli -, che è anche un problema di politiche sociali ed educative, legate a un disagio giovanile acuitosi con la pandemia e su cui tutte le istituzioni devono agire di concerto per dare una risposta strutturale».

La ricetta sarebbe «immaginare un piano notte forte e articolato, che parta dal giorno. Il fenomeno dell’abuso di alcol, forte viatico alla violenza – procede il direttore di Ascom – comincia in questa zona e anche in altre parti della città già dal primo pomeriggio, soprattutto nel weekend. Le forze dell’ordine stanno svolgendo un lavoro enorme di prevenzione e repressione, ma tutti dobbiamo fare la nostra parte. I locali, le associazioni, l’amministrazione e i quartieri stessi. Perché rinviare un intervento più deciso rischia di lasciare che la violenza di questi casi si moltiplichi sempre di più». Richiesto un commento sull’accaduto anche all’amministrazione, ieri il Comune ha preferito non intervenire e non commentare quanto successo in via Zamboni.

Francesco Zuppiroli, Il Resto del Carlino – 22 gennaio 2022
GIANCARLO TONELLI

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