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Su Porretta splende il soul anche d’inverno

L’inedita versione natalizia della rassegna musicale prosegue fino a domani al teatro Kursaal e nei locali della cittadina termale

ALTO RENO TERME Frizzante punch postmoderno rispetto ai tempi eroici di Otis Redding, Porretta Soul Festival che pattina nel sogno con l’R&B di Memphis e New Orleans, al riparo dagli uragani e dai demoni vestiti di blues, è il compimento del ventunesimo secolo che si stempera nel cielo grigio della pandemia. Nonostante le nubi che un po’ incupivano l’attesa di questo inedito «Soul After Christmas» a partire dalla defezione del divo Bobby Rush bloccato dalle misure anti Covid, sostituito da Stan Mosley, altro calibro da novanta, non poteva esserci esordio più intrigante per la 33ª edizione della rassegna firmata da Graziano Uliani di quello di ieri, con la proiezione del docu-film di Giorgio Verdelli e dello stesso tycoon del festival «Le Strade dell’Anima» (Hotel Roma).

Prologo moovie al tripudio di piano boogie-woogie nella Sottostazione di Mitch Woods & His Rockin 88’s e al doppio appuntamento del Kursaal con Allan Harris «Kate’s Soulfood» e con l’ Anthony Paule Soul Orchestra più i vocalizzi di Terrie Odabi, Vasti Jackson (anche alla chitarra) e Barbara Cola. Musica, cinema, ma anche letteratura ad hoc con la presentazione di oggi all’ Hotel Helvetia del libro «Soul» di Antonio Bacciocchi (ore 18). Poi ancora un duplice rendez-vous al Kursaal con Curtis Salgado – mentore di John Belushi – & Soul Shot (ore 21) e l’ Anthony Paule Soul Orchestra che replica con Terrie Odabi, l’anima blues del soul, erede di Etta James – una nomination al Grammy Awards come migliore interprete femminile soul blues – e Stan Mosley, vincitore per due volte del Chicago Music Awards come miglior voce maschile, che si candidano a special guest della rassegna, a illuminare il proscenio (22.15).

Domani cala il sipario con Mitch Woods & His Rockin 88’s all’Helvetia (ore 12); e i Distretto 51 & The Capric Horns reunion di Bobo Maroni. Il doppio appuntamento serale del Kursaal è con Salgado e la sua band (21), cui seguono gli show dell’Anthony Paule Soul Orchestra con Stan Mosley e Vasti Jackson. Infine ancora spazio per Mitch Woods che replica dalle 24 nel concerto battezzato In The Middnight Hour Soul club al Califfo e al Rufus, affiancato da Jackson a chiudere la rassegna. Di prestigio la joint venture con Umbria Jazz Winter delle band residenti Anthony Paule Soul Orchestra più la diva Odabi e Allan Harris «Kate’s Soulfood». Dulcis in fundo: Salgado e Woods si tratterranno a Porretta anche per il concerto di Capodanno.

Gian Aldo Traversi, Il Resto del Carlino – 28 dicembre 2021

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