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Bar e ristoranti ok

“Clienti più sicuri così sanno che tutti sono vaccinati”

È filato tutto sommato liscio il debutto del nuovo super green pass nel centro di Bologna. Senza certificato verde rafforzato, che attesti la vaccinazione o la guarigione da Covid, da ieri non è più possibile entrare in cinema, teatri, stadi, discoteche e consumare, seduti al tavolo, in bar e ristoranti. Per il caffè al bancone, invece, nessuna restrizione. «Che confusione, ad esempio mica era chiaro fin da subito che per i tavolini fuori non ci sono limitazioni» ammettono dal bancone del Bar Ferri, in via delle Pescherie Vecchie. All’entrata del locale c’è un cartello che avvisa i clienti delle nuove regole, valide fino al 15 gennaio e con multe fra i 400 e i mille euro per i trasgressori. «Conosco dei no vax, spero che almeno adesso si convincano» commenta un anziano di passaggio davanti alla vetrina.

«Preferisco rinunciare a un caffè al bar che vaccinarmi contro la mia volontà» chiude il siparietto una donna più o meno della stessa età. «Comunque per noi alla fine non cambia nulla: è tutto come la settimana scorsa, i controlli già li facevamo — sottolineano dal Bar degli Orefici —. E sempre la stessa perdita di tempo, anche se devo dire che in generale tutti sembrano già informa]3ar e ristoranti ok «Clienti più sicuri così sanno che tutti sono vaccinati» Per gli altri, tavolino fuori e fungo ti sulla questione. Controlli? Per ora nessuno, forse per i primi giorni si darà il tempo a tutti di prendere le misure». Numerose, a ogni modo, le divise in giro per le vie del centro, con l’obiettivo di monitorare la situazione. Per riconoscere all’entrata dei locali il nuovo super green pass, diverso da quello base che si ottiene tramite tampone antigenico o molecolare, l’applicazione a disposizione degli esercenti è la stessa, ma con un aggiornamento del sistema. «Adesso c’è l’opzione per il controllo rafforzato» fa vedere direttamente dal suo dispositivo la stessa barista.

«Si perde un po’ di tempo, ma per fortuna sono in pochi a non avere il certificato» commenta il titolare del Caffè Zamboni, ritrovo per aperitivi e pranzi di molti universitari. «Fra di loro ce ne sono molti ancora sprovvisti, però quando arrivano già sanno di potersi sedere solo fuori». «Ho sistemato delle stufe vicino ai tavolini esterni per loro: mi dispiace, ma stiamo rispettando le regole fin dall’inizio e continueremo a farlo» spiega Salvatore Daniele della Scalinaletta di via Caduti di Cefalonia. «Sono prima di tutto loro a voler stare tranquilli, sapendo di ritrovarsi in un locale al chiuso solo con gente vaccinata» gli fa eco Ale, cameriere allo Zerocinquantino nel cuore della città. «Anche coi turisti non c’è nessun problema, ce l’hanno e lo mostrano subito tutti, anche se si siedono fuori. Fare questi controlli non è una perdita di tempo, fa stare più tranquilli anche noi che lavoriamo».

Beppe Facchini, Corriere di Bologna – 7 dicembre 2021

«Super Green pass, clienti in calo»

Dal Green pass base a quello ‘rafforzato: il nuovo strumento, entrato in vigore ieri, permette esclusivamente alle persone vaccinate o guarite dal Covid-19 di accedere ai locali pubblici al tavolo. Anche in zona bianca. Così, fin dalle prime ore della mattinata, gli esercenti hanno iniziato a controllare meticolosamente il nuovo lasciapassare dei clienti grazie a un aggiornamento dell’app di verifica, che permette ora di riconoscere il Qr code del super Green pass. I codici relativi agli esiti dei tamponi non saranno invece convalidati, e i clienti dovranno obbligatoriamente optare per la sosta nei dehors all’aperto o accontentarsi di un caffè al bancone.

Se il freddo pungente dei primi giorni d’inverno non ha comunque ostacolato chi, sprovvisto di certificato vaccinale, ha voluto sfidare le basse temperature per non rinunciare al sapore di un pranzo o una colazione fuori casa, c’è chi invece all’interno dei locali presenta il super Green pass, auspicando che questa ‘via preferenziale’ riesca a diminuire i contagi e migliorare la situazione. «Il potenziale di questo nuovo strumento, di certo non indifferente, potrebbe diminuire nei prossimi giorni la clientela, ma è sempre meglio un super Green pass che ti permette di portare avanti le attività, rispetto a una chiusura totale – sottolinea Elia Sacchi del bar II Bricco d’oro -. Sia chiaro: tutto questo non è paragonabile al periodo pre-Covid, ma nemmeno all’inverno del 2020».

«Una diminuzione della clientela è da tenere in considerazione, perché sfruttare i posti all’aperto sarà difficile con il rigido inverno alle porte – puntualizza Cristoforo Russo del bar ristorante The Gallery -. I controlli non sono mancati prima, e non mancheranno neanche adesso: sono verifiche che richiedono degli sforzi in più anche in termini di tempo. Ma, per far sì che i contagi diminuiscano, ci mettiamo all’opera». Gli fa eco Francesco Mafaro di ‘Adesso Pasta’: «Sono a favore di questo nuovo strumento e anche i clienti rispondono senza polemiche. Possiamo dire che a Bologna siamo fortunati, perché la percentuale di vaccinati è molto alta».

Secondo Emanuele Perozzi, del bistrot RosaRose, «la modifica non ostacolerà più di tanto l’affluenza: la maggior parte della clientela era vaccinata già da prima, così come i turisti». Per Helene Prestandrea de ‘La bottega d’angolo’ «si tratta di uno strumento più che giusto, per una maggiore protezione sia di chi lavora, sia di chi ci viene a trovare sostando nei tavolini all’interno. L’aggiornamento dell’applicazione è molto semplice e segnala istantaneamente la validità o meno di un Green pass rafforzato, perciò non c’è nessuna difficoltà». Ad un super Green pass, corrispondono anche controlli rafforzati, iniziati già sabato sera: il personale della polizia amministrativa ha rilevato alcune criticità in materia di distanziamento non rispettato, mascherine non indossate e una capienza superiore a quella consentita dalla regola, che prevede il 50% nei locali al chiuso. A finire nel mirino sono stati due noti locali notturni: il Soda Pops di via Castel Tialto e il Matis Club in via Rotta. In entrambi i casi gli agenti hanno eseguito alcuni controlli, rilevando il mancato rispetto delle norme anti-Covid: la polizia ha così disposto la chiusura di 5 giorni per entrambi i locali.

Giorgia De Cupertinis, Il Resto del Carlino – 7 dicembre 2021

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