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Via Libia, il cantiere preoccupa

Commercianti allarmati: «Meno clienti in giro». Ma tutti concordi: «La sistemazione andava fatta»

Una mamma, con la mascherina sul viso, cammina lungo il ponte sotto al sole, in pieno pomeriggio, tenendo per mano i figli. Si sta recando al Lidl per fare la spesa, sfruttando il grande cavalcavia che supera la ferrovia e, da arteria fondamentale quale è, collega San Donato alla Cirenaica. Come lei sono tantissimi i bolognesi che ogni giorno percorrono a piedi, in auto o in moto via Libia e, con i lavori strutturali pronti a partire la prossima settimana che lasceranno aperto al transito soltanto uno dei due marciapiedi, l’impasse sembra dietro l’angolo. Non solo residenti, però, perché le lamentele e le segnalazioni di disagi arrivate dopo l’annuncio del cantiere di quattro mesi – per la messa in sicurezza della struttura, da tempo tenuta sotto controllo – sono tante e variegate. Commercianti, studenti fuori sede, anziani: il ponte di via Libia è uno snodo fondamentale e chiuderlo fino all’autunno ha già fatto balzare tutti sul posto. Il traffico? Inutile parlarne. Ieri alle 17, orario di punta, le macchine non si contavano nemmeno. Basta poco per creare rallentamenti e la testa va subito a lunedì prossimo, quando tutto verrà stravolto in maniera ancora più significativa.

C’è chi è preoccupato per gli affari e per l’aspetto commerciale, come Annalisa Cevenini, che lavora al mercato della Cirenaica: «Bisogna vedere se le persone verranno lo stesso, dovendo compiere un tragitto molto diverso, o se invece sceglieranno un’altra opzione a loro più congeniale – sottolinea la commerciante –. Purtroppo temo che le conseguenze si vedranno e, anche se ovviamente è giusto rimettere in sesto un ponte, quattro mesi sembrano davvero troppi». Tutti, ma davvero tutti, pur sottolineando la positività dell’intervento, non riescono proprio a capacitarsi di una tempistica così lunga. La pensa così anche Fausto Corona, titolare del noto pub Wolf, all’angolo con via Massarenti: «Sicuramente ci sarà meno affluenza – commenta –, dovremo farci i conti perché via Libia è una strada fondamentale, trafficata da tantissime persone, e gli effetti non saranno trascurabili. Credo che a farne le spese sarà soprattutto via Rimesse, mi viene però in mente una cosa: ho letto che, entro fine anno, partiranno anche i lavori al ponte di San Donato. Non era meglio concentrare i cantieri in un unico periodo?». C’è anche, infatti, chi è preoccupato per l’intera viabilità della zona, già messa a dura prova dal marasma di regole e sensi unici, come Daniele Rossi: «Menomale che rimettono a posto il ponte, mi viene da dire. Però spesso si fanno questi grandi interventi simbolici e si dimenticano tanti altri punti importanti, come le strade più piccole o secondarie. Alcune sono in condizioni pietose, mentre si guida sembra di stare sulle montagne russe e, anche se saltano meno all’occhio di un ponte, meriterebbe attenzione e manutenzione». 

Infine, Daniele Parisi, romano emigrato a Bologna, aggiunge: «Sicuramente tante persone subiranno un disagio, quattro mesi non è una cosa da poco. Io, però, sono abituato al traffico della Capitale: per me questo è niente». In Cirenaica, però, vivace realtà appena fuori le mura, la musica è completamente diversa e c’è chi è pronto a scommettere: «A settembre, con la riapertura delle scuole, sarà un inferno». 

Francesco Moroni

Ok la sicurezza Ma quattro mesi sono troppi

Raffaele Pierantoni: “Il disagio ovviamente non riguarda soltanto me, ma tutte le botteghe che devo rifornire ogni mattina”

Il traffico soffrirà molto e ci saranno problemi per tutti. Io sono solo uno tra i tanti, il mio problema principale è relativo alle consegne, ma ne faranno le spese sia commercianti che residenti. E anche chi arriva da fuori: è una zona strategica di passaggio, nevralgica. Immagino già il traffico incredibile tra via Massarenti e San Donato, e poi il via vai verso il centro, le consegne ai supermercati come la Lidl proprio sotto al ponte, il mercato rionale. Mi sembra a dir poco un’assurdità spendere quattro mesi per sistemare un ponte di circa 200 metri. Basti pensare ai gravi e ripetuti imbottigliamenti che si verificheranno nell’insieme di stradine limitrofe a via Libia, tutte per altro a senso unico, dove già i nodi sono molteplici. Anche perché in Cirenaica è pieno di zone 30 e la situazione è già tremenda, ci mancava solo questo. Capisco benissimo la questione della sicurezza: la manutenzione di un ponte non va assolutamente trascurata ed è positivo che si intervenga. Ma in quell’arco di tempo credo quasi possa essere costruito un palazzo o addirittura una cattedrale, è impensabile stare fermi quattro mesi nel nostro caso… Sono curioso di vedere quello che succederà dalla prossima settimana, per capire come si comporterà chi da solito viene e torna in zona San Donato. Non riesco davvero a capire come che ratio sia stato stabilito un cantiere del genere per tutto questo tempo.

Panificio De Felice, via Masia angolo via De Amicis

Il Resto del Carlino, 24 giugno 2021

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