Vincenzo Vottero: «Fiduciosi che la nostra istanza venga accolta»
Il tribunale di Bologna ha fissato per venerdì 12 marzo l’udienza per discutere del ricorso contro i dpcm anti-Covid presentato dall’Associazione dei ristoratori Fipe per i diritti dei pubblici esercizi, che rappresenta i ristoratori associati Confcommercio Ascom Bologna che hanno deciso di intraprendere le vie legali per sovvertire le decisioni imposte con i dpcm.
Il ricorso, portato avanti con l’avvocato Nicola Neri Bernardi e l’avvocato Raffaele Merangolo, nasce dalla volontà dei titolari dei locali di veder rispettato il diritto al lavoro costituzionalmente riconosciuto, sia con risarcimenti adeguati per le restrizioni imposte dal dpcm sia con la cancellazione dei dpcm stessi e poter così riaprire la propria attività.
«L’azione legale, partita solo poche settimane fa, sta andando avanti in maniera spedita, con la prima udienza fissata per il 12 marzo – commenta Vincenzo Vottero, presidente dell’Associazione dei ristoratori Fipe per i diritti dei pubblici esercizi e della Fipe ristoranti e trattorie Confcommercio Ascom Bologna –. Riteniamo che questo sia un segnale importante e ci auguriamo che altrettanto celermente si possa arrivare a un sentenza che riveda le restrizioni imposte dai dpcm e ci permetta di tornare a lavorare in piena sicurezza».
Bologna, 02/03/2021
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