Confcommercio Ascom Bologna: «I locali rispettano le regole anticontagio. Così si evitano gli assembramenti e si combatte il Covid-19»
I locali devono rimanere aperti a pranzo anche in zona arancione. I dati ed il lavoro degli ultimi dodici mesi hanno infatti dimostrato in modo chiaro come questo rappresenti uno strumento per far rispettare le regole anticontagio, evitare gli assembramenti in strada e combattere il Covid-19. È questo l’ulteriore appello lanciato da Confcommercio Ascom Bologna nel caso in cui l’Emilia-Romagna dovesse rientrare in zona arancione.
«Chiediamo che questo passaggio di zona non avvenga, perché sarebbe una mazzata, l’ennesima, nei confronti dei pubblici esercizi – commenta Confcommercio Ascom Bologna –. Ormai gli imprenditori stanno mettendo mano ai risparmi personali per rimanere aperti. Non ci sono più margini di manovra, rimanere chiusi sarà fatale per tantissimi locali».
Proprio per evitare questo scenario ancora più preoccupante, rispetto a quello attuale, Confcommercio Ascom Bologna chiede al nuovo esecutivo a guida Mario Draghi, alla Regione Emilia-Romagna e ai Comuni del territorio, un cambio di passo rispetto al passato. «È ormai chiaro che chiudere i locali non serve a evitare gli assembramenti che continuano in strada ad ogni ora. Per questo tenere aperti i pubblici esercizi a pranzo, anche in zona arancione, aiuterebbe a far rispettare le regole anticontagio e a evitare assembramenti – conclude Confcommercio Ascom Bologna –. I locali non sono un nemico da combattere, ma un alleato importante per sconfiggere l’unico vero nemico, il Covid».
Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna. Bologna, 18/02/2021
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