I presidenti di Abiconf, Appc e Fimaa contro il Comune: «Hanno fatto tutto da soli e questi sono i risultati. È un danno economico incalcolabile»
Abiconf, associazione degli amministratori di condomino, Appc, associazione Piccoli Proprietari di Case, e Fimaa, Federazione agenti d’affari in mediazione, di Confcommercio Ascom Bologna, esprimono forti preoccupazioni in merito alla norma del nuovo regolamento edilizio di Bologna che richiede nell’ambito di ristrutturazioni edilizie agevolate al 110% il raggiungimento di standard ben più alti del già significativo salto di due classi energetiche previsto dalla normativa nazionale sul super bonus 110%. Il tutto con necessarie e invasive opere anche nelle parti private diversamente evitabili.
«Siamo sorpresi e arrabbiati per quanto accaduto. Dal Comune non abbiamo mai ricevuto nessun invito per partecipare a un tavolo di confronto per redigere il nuovo regolamento edilizio. La decisione di stringere le maglie per ottenere il bonus 110% è stato un fulmine a ciel sereno, appreso dai giornali. È scandaloso che le associazioni di categoria non siano state coinvolte – tuona Andrea Tolomelli, presidente Abiconf –. Ora corriamo il rischio di vanificare ricerche edilizie e progettazioni fatte per poter avviare i lavori agevolati fiscalmente al 110%. È un grave danno per tutti».
«Questa norma è un vero e proprio disastro per i proprietari di case che, costretti dalla pandemia a lavorare in smart working e senza poter uscire, avevano creduto nell’effettiva possibilità di avviare riqualificazioni e manutenzioni dei loro immobili sulla base delle importanti agevolazioni nazionali – commenta Debora Lolli, presidente Appc –. Da parte del Comune è stato fatto un grave errore che deve essere corretto quanto prima. È inaccettabile che decisioni di questo tipo vengano prese così alla leggera, senza neanche consultare e confrontarsi con le associazioni di categoria».
I danni causati dalla norma inserita nel regolamento edilizio danneggerà anche di rimando i mediatori immobiliari. «Il mercato immobiliare, a causa della pandemia, è in picchiata del -27%. Si punta molto sul bonus 110% per cercare di ridare slancio alle compravendite di case – spiega Roberto Maccaferri, presidente della Fimaa –. La possibilità di risparmiare sui lavori di riqualificazione avrebbe potuto agevolare la vendita di appartamenti vecchi da ristrutturare, dando linfa al mercato. Il nuovo regolamento edilizio varato dal Comune è semplicemente inaccettabile».
Abiconf, Appc e Fimaa, quindi, hanno richiesto al Comune un incontro con urgenza per risolvere questo errore. «Chiediamo immediatezza di azioni posto che numerose assemblee condominiali hanno già deliberato tali lavori, pur nell’evidente difficoltà del momento per l’emergenza sanitaria in corso», concludono Tolomelli, Lolli e Maccaferri.
Comunicato stampa, 15 gennaio 2021
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