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Weekend in centro blindato tra transenne e controlli

Oggi potrebbe essere varato il provvedimento del Comune sul Quadrilatero. In Galleria Cavour ingressi contingentati. La preoccupazione del Quadrilatero «Le colpe di pochi non ricadano su tutti»

In azione pattuglie miste, il 30 per cento in più rispetto alla settimana scorsa. Negozi, bar e ristoranti sorvegliati speciali. Un provvedimento in arrivo sul Quadrilatero che verrà transennato per evitare assembramenti e controlli più severi. Galleria Cavour, invece, si è già attrezzata per partire già da domani pomeriggio con ingressi regolamentati.

È questo il pacchetto di misure in arrivo per il weekend. In campo pattuglie miste, forze dell’ordine e polizia locale, con un potenziamento del 30 per cento rispetto allo scorso fine settimana. Controlli più serrati in centro città (circa il 70 per cento), ma ci saranno anche in periferia e nei centri commerciali (per quanto riguarda il restante 30 per cento) per cercare di rendere l’ultimo fine settimana prima di Natale sicuro. Dopo le lunghe code fuori dai negozi e delle vie dello shopping super affollate dello scorso fine settimana, Palazzo d’Accursio aveva già anticipato l’intenzione di correre ai ripari. Il faro, ovviamente, resta il Dpcm.

È chiaro che se l’Italia si colorasse tutta di rosso, anche il centro città a numero chiuso non avrebbe ragion d’essere. Quindi, dopo il comitato dell’ordine pubblico e della sicurezza di mercoledì, si è in attesa delle nuove regole a livello nazionale. Il provvedimento di Palazzo d’Accursio, comunque, se arriverà oggi, dovrebbe riguardare il Quadrilatero. L’idea è di replicare quanto già fatto ad aprile, piazzando le transenne davanti agli ingressi così da evitare la presenza di troppe persone contemporaneamente. A controllare, vigilanza privata in ausilio alla polizia locale e l’impiego di volontari degli assistenti civici, che bloccheranno il flusso di persone in entrata quando c’è troppa gente.

L’altra ipotesi, cioè quella di limitare gli ingressi nella ’T’, sebbene fosse sul tavolo dopo le immagini del flusso di persone in via Rizzoli, via Indipendenza e nelle vie laterali, per ora non è al vaglio. È chiaro, però, che se nel Dpcm fossero previste misure ad hoc, anche i T-Days potrebbero essere a numero chiuso. Del resto, lo stesso direttore dell’Ausl Bordon, ha sottolineato come il rischio di contagio sia molto più alto in spazi al chiuso che passeggiando all’aperto, indossando correttamente la mascherina. «Faccio un appello alla responsabilità da parte di tutti, faremo controlli, molto severi. Non si deve abbassare mai la guardia, soprattutto se non si sta all’aperto», dice l’Assessore alla Sicurezza Alberto Aitini. Insomma, sarà un weekend sorvegliato speciale. E l’indicazione è di essere rigidi con chi non rispetterà le regole.

Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino 18 dicembre 2020

Il Quadrilatero è forse una delle zone più critiche per quanto riguarda gli assembramenti: le stradine strette, i bolognesi abituati a fermarsi a chiacchierare con questo e quell’altro, la verdura comprata al bancone o il pesce già prenotato in pescheria. È il fulcro del commercio autentico a due passi dalle Torri, che già negli scorsi mesi ha sperimentato diverse misure, tra controlli serrati e transenne per limitare il flusso di cittadini. Ma con il Natale la zona di Via Pescherie Vecchie e dintorni passa ancora di più sotto la lente d’ingrandimento, tra la spesa per la cena della vigilia e la corsa agli ingredienti indispensabili.

«Purtroppo qua ci sono tante attività e, anche se a volte è colpa di pochi, finiscono per pagare tutti», sferza Enea di Pane e Pasta, mentre i clienti che ascoltano le domande ai commercianti sotto la mascherina sospirano e confermano: «Durante il fine settimana se ne vedono di tutti i colori». «È giusto limitare ancora di più gli ingressi e rispettare le norme, ma questa situazione è sempre più difficile e ci vuole responsabilità soprattutto da parte di chi viene qui a fare acquisti», specifica Roberto (nella foto a sinistra, sotto), mentre serve una ‘sportina’ con frutta e verdura a una signora. «Io vendo carne equina, quindi di solito in questo periodo sono già in vacanza – aggiunge sorridendo Piero Sedda dalla sua macelleria –. Ma questo è un anno a dir poco anomalo e c’è davvero bisogno di lavorare».

fra.mor. Il Resto del Carlino 18 dicembre 2020

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