Verranno premiati i bolognesi Celso Valli e Fio Zanotti. Una stella dedicata a Gato Barbieri. I concerti si terranno nel cortile dell’Archiginnasio
L’estasi della malinconia speziata di sesso che perfeziona una storia cinematografica riempiendo vuoti e accorciando le distanze dei personaggi: è il capolavoro di Gato Barbieri che musicò Ultimo tango a Parigi, premiato con un Grammy che ne amplificò la fama ben oltre la cerchia degli hobbysti del jazz.
Peccato che del trascendentale pampero, genio delle creazioni per sassofono, non sempre vengano ricordate le origini italiane. È al musicista italo-argentino che la Strada del Jazz 2020 dedica una stella. Pronti a calarvi nelle notti più attese dell’anno per uno spartito denso di suggestioni che ne celebra il decennale?
Notti intrecciate con l’immagine di Alberto Alberti, superpromoter di suoni afroamericani, divo sul set di giorni mai eguali, più delle celebri star yankee di celluloide. Notti pensate e suonate da venerdì a domenica anche per insignire del Premio La Strada del Jazz 2020 due bolognesi che si sono fatti apprezzare in qualità di produttori, musicisti e arrangiatori: Celso Valli e Fio Zanotti.
Presentata da Paolo Alberti, fratello di Alberto, e Gilberto Mora (co-patron delle kermesse), Gaia Boldrini in sostituzione dell’assessore Lepore e Giancarlo Tonelli (direttore Ascom), la tre giorni che trasforma Bologna in una delle città più swinganti vivrà di concerti che per motivi di distanziamento e sicurezza si terranno nel cortile dell’Archiginnasio, con la diretta streaming sulla pagina Facebook del rassegna.
E che naturalmente ha risentito dell’assenza giustificata di nomi stranieri. L’evento che raccoglie umori jazz, cultura e tradizioni inizia venerdì con un’anteprima: alle 21 nel Salotto del Jazz di via Mascarella Omaggio a Gato Barbieri nell’esecuzione del Marco Ferri Quartet.
Sabato alle 17.30 in via Orefici, angolo Piazza Re Enzo, inaugurazione con la Street Dixieland Jazz Band, saluto dell’assessore Lepore e i premi. Quindi posa della Stella per Gato Barbieri e poi due concerti nel cortile dell’Archiginnasio con Strada del Jazz Quartet (18.30) e Village Big Band (18 elementi diretti da Sandro Comini, trombone solista) dalle 21.30.
Domenica, stessa location, alle 15.30 tocca alla Roveri Big Band e alle 18 a The Swingers Orchestra che ospita Jesse Davis, tra i più agguerriti esponenti della nuova generazione del mainstream americano post-bop.
Gian Aldo Traversi, il Resto del Carlino, 16 settembre 2020
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