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Ricerca Spring: «Tamponi agli studenti universitari»

Il Sant’Orsola la porterà avanti, da settembre, in collaborazione con l’assessorato regionale alle politiche Sanitarie, grazie anche al sostegno dei fondi raccolti dalla Fondazione Sant’Orsola tra i ristoratori di Confcommercio Ascom Bologna che hanno aderito a ’Bologna cena per il Sant’Orsola’

Qual è la diffusione del Covid tra gli studenti universitari? Dallo studio, ’Prevalenza di Covid-19 nella popolazione giovanile’, si conoscerà anche la percentuale di asintomatici, si scoprirà la correlazione con le precauzioni adottate e si indagherà il loro ruolo nella diffusione dell’infezione.

«Ci stiamo attrezzando per uno sforzo poderoso, prima con il tampone e poi eventualmente con test sierologici, per studiare la diffusione del Coronavirus tra i giovani – spiega il professor Pierluigi Viale, direttore dell’unità operativa di Malattie infettive del Policlinico –. Partiremo il prossimo mese con gli studenti dell’università, su base volontaria», ha spiegato il professore. Ai ragazzi verrà sottoposto anche un questionario e in prospettiva si pensa a coinvolgere anche le scuole superiori e, se si vedrà una presenza del virus, si valuterà se procedere a testare anche i bambini.

«Tutti gli studi epidemiologici finora compiuti – prosegue Viale, promoter della ricerca – confermano tra i giovani una minore aggressività di Covid-19 e, se da un lato sappiamo che determina una minima incidenza di malattia, dall’altro ancora non conosciamo l’impatto del virus in termini di infezioni asintomatiche. E acquisire questa conoscenza è importante perché, pur essendo acclarato che un paziente asintomatico è molto meno contagioso di un sintomatico, è dimostrato che nei mesi precedenti la pandemia la circolazione del virus tra gli asintomatici ha creato le basi della successiva esplosione epidemica». Le conoscenze a cui porterà Spring, acronimo di Sars-Cov-2 infection prevalence among adolescents and young adult, sono ritenute tasselli indispensabili per la prevenzione della seconda ondata e nella gestione del prossimo anno scolastico. Le donazioni derivate dalla cena solidale consentiranno, tra l’altro, di attivare un contratto a un giovane ricercatore che seguirà lo studio e contribuiranno a coprire parte delle spese vive per tamponi necessari.

«Siamo lieti che, anche con il supporto dato dai nostri ristoratori tramite la Fondazione Sant’Orsola, il Policlinico avvierà questa ricerca – osserva Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna – e rinnoviamo il nostro impegno nel sostenere i prossimi progetti che ci verranno proposti. Confcommercio Ascom Bologna fin da subito, già durante il primo mese di lockdown, ha creduto nella prevenzione come uno degli strumenti indispensabili per affrontare l’emergenza sanitaria e offrire ai propri associati un ritorno nei luoghi di lavoro e una permanenza in sicurezza, per loro e per i clienti».

Per Giacomo Faldella, presidente della Fondazione Sant’Orsola, «comprendere la reale prevalenza di infezione nella popolazione giovanile sarà uno strumento utile per ottimizzare le misure di prevenzione e garantire il più possibile un ritorno in sicurezza alle comuni attività sociali e alla riapertura delle attività didattiche».

Il Resto del Carlino, 5 agosto 2020

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