Abbandonati e dimenticati. È così che si sentono gli operatori del settore extra alberghiero, aderenti alla Confcommercio Ascom Bologna, dopo essere stati esclusi dalla possibilità di accedere al credito di imposta, una delle misure adottate dal Governo per aiutare le imprese colpite dalla crisi creata dalla pandemia da Covid-19.
Il decreto del Governo, infatti, non prevede il credito d’imposta per le strutture ricettive e affittacamere con categoria catastale A ad uso abitativo. Una decisione che lascia un’intera categoria di lavoratori senza nessun aiuto e in balia della crisi, aggravata dalle difficoltà di ripartire con la propria attività, a causa del calo di turisti che si registrerà in estate.
Con il prolungarsi dell’emergenza e le stringenti norme da rispettare, quindi, l’intero comparto rischia di vedere prolungata la crisi e anche contestualmente un aumento dei costi di gestione della propria struttura, per assicurare gli adeguati livelli igienici e di sicurezza imposti dalla pandemia.
“Un vero e proprio colpo di grazia per tutti coloro che hanno creduto nello sviluppo di attività extra alberghiere, contribuendo alla crescita ed alla competitività dell’intero settore turistico. Senza un aiuto concreto ed immediato, moltissime realtà non avranno un domani.” – così interviene Luca Torricelli, Presidente Federazione Hospitality Plus di Confcommercio Ascom Bologna.
Alla luce di tutto ciò, quindi, i titolari del settore extra alberghiero chiedono che il governo faccia marcia indietro e di poter così accedere al credito di imposta, tutelando anche la loro attività, pesantemente colpita dalla crisi.
Bologna, 22 maggio 2020
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