Col D.P.C.M. del 2 ottobre 2025 è stata definita la programmazione per il triennio 2026-2028 dei flussi di ingresso in Italia per lavoro subordinato (stagionale e non stagionale) e lavoro autonomo dei cittadini stranieri.
Quote complessive di ingresso
Le quote massime complessive di ingresso nel territorio italiano per motivi di lavoro (subordinato stagionale e non, autonomo) per il triennio sono così programmate:
- 2026: 164.850 unità;
- 2027: 165.850 unità;
- 2028: 166.850 unità.
Lavoro Subordinato Non Stagionale
Le quote per lavoro subordinato non stagionale ammontano a 76.200 unità per ciascuno degli anni 2026, 2027 e 2028 e riguardano i seguenti settori:
- agricoltura, silvicoltura e pesca;
- industrie alimentari, delle bevande e del tabacco;
- industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature;
- industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo;
- altre industrie;
- costruzioni;
- commercio all’ingrosso e al dettaglio;
- servizi di alloggio e ristorazione;
- servizi turistici;
- servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio;
- servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone;
- sanità,
- assistenza sociale e servizi sanitari privati;
- altri servizi.
Per l’Assistenza familiare sono previste 13.600 quote per il 2026, 14.000 per il 2027 e 14.200 per il 2028
La ripartizione per Stato di provenienza prevede che 25.000 unità all’anno (2026, 2027, 2028) sono riservate a cittadini di 37 Paesi specifici (tra cui Albania, Algeria, Bangladesh, Egitto, Marocco, Tunisia, Ucraina, ecc.); 18.000 (2026), 26.000 (2027), 34.000 (2028) a cittadini di Paesi con i quali entrano in vigore accordi di cooperazione migratoria.
Lavoro Stagionale
Le quote per lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico ammontano a 88.000 (2026), 89.000 (2027) e 90.000 (2028) unità.
- Quote riservate per lavoratori stagionali che rientrano in Italia: quote crescenti per i lavoratori che abbiano svolto lavoro stagionale in Italia almeno una volta nei cinque anni precedenti e per i quali sia richiesto un nulla osta pluriennale: 5.000 (2026), 6.000 (2027), 7.000 (2028).
- Quote prioritarie per l’Agricoltura: 47.000 unità per ciascun anno sono riservate prioritariamente al settore agricolo, se le istanze sono presentate da specifiche organizzazioni professionali dei datori di lavoro (es. Coldiretti, CIA, Confagricoltura, ecc.).
- Quote prioritarie per il Turismo: sono previste quote riservate prioritariamente al settore turistico, se le istanze sono presentate dalle organizzazioni più rappresentative dei datori di lavoro a livello nazionale (tra le quali rientrano Federalberghi, F.I.P.E., F.A.I.T.A.): 13.000 per il 2026, 14.000 per il 2027, 15.000 per il 2028.
Tempistiche e modalità di presentazione delle domande (2026)
La Circolare Congiunta n. 8047 del 16 ottobre 2025 ha fornito le disposizioni operative relative all’applicazione del D.P.C.M. del 2 ottobre 2025, definendo le procedure e i requisiti.
Precompilazione
La fase di precompilazione dei moduli di domanda sul Portale ALI (https://portaleservizi.dlci.interno.it/AliSportello/ali/home.htm) è consentita dalle ore 9:00 del 23 ottobre 2025 fino alle ore 20:00 del 7 dicembre 2025. Una riapertura per la modifica delle istanze già precompilate è prevista dalle ore 9:00 del 9 dicembre alle ore 20:00 del 13 dicembre 2025.
Click Days (Invio definitivo)
I termini per la presentazione delle richieste di nulla osta al lavoro per l’annualità 2026 decorrono dalle ore 9:00:
- del 12 gennaio 2026 per gli ingressi per lavoro subordinato stagionale nel settore agricolo (Mod. C-Stag agricolo);
- del 9 febbraio 2026 per gli ingressi per lavoro subordinato stagionale nel settore turistico (Mod. C-Stag turistico);
- del 16 febbraio 2026 per gli Ingressi per lavoro subordinato non stagionale (Mod. B2020);
- del 18 febbraio 2026 per gli Ingressi per lavoro subordinato non stagionale nel settore dell’assistenza familiare (Mod. A-bis).
Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2026, nel limite delle quote disponibili.
Limite di domande
I datori di lavoro (in qualità di utenti privati) possono presentare un massimo di tre richieste di nulla osta di lavoro subordinato per ciascuna annualità (2026-2028). Tale limite non si applica alle richieste presentate da organizzazioni datoriali o agenzie di somministrazione.
Requisiti e procedure
Per la presentazione della domanda è obbligatorio disporre di un indirizzo PEC registrato nelle banche dati INI-PEC (per persone giuridiche iscritte nel Registro delle Imprese) o INAD (per persone fisiche e altre persone giuridiche), fungendo da domicilio eletto per tutte le comunicazioni con lo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI).
Per tutti gli ingressi per lavoro subordinato non stagionale (inclusa l’assistenza familiare, ma esclusi gli stagionali), il datore di lavoro deve verificare preventivamente presso il Centro per l’Impiego (CPI) competente l’indisponibilità di lavoratori presenti sul territorio nazionale. La verifica si considera esperita negativamente se il Centro per l’Impiego non comunica la disponibilità entro otto giorni di calendario dalla richiesta.
Requisiti di reddito
Per i datori di lavoro non domestico il reddito imponibile (o fatturato) non può essere inferiore a 30.000 euro annui per ciascun lavoratore che si intende assumere.
Per i datori di lavoro domestico il reddito imponibile richiesto è di 20.000 euro annui (nucleo familiare composto da una persona) o 27.000 euro annui (nucleo familiare con più conviventi). Tale requisito reddituale non è richiesto se il datore di lavoro è affetto da patologie/disabilità che ne limitano l’autosufficienza.
Per gli imprenditori agricoli, la capacità economica può essere valutata considerando la dichiarazione IVA, il volume d’affari al netto degli acquisti, la dichiarazione IRAP e i contributi comunitari.
Asseverazione
La verifica del rispetto dei presupposti contrattuali, della congruità del numero delle richieste presentate dal datore di lavoro, in relazione alla sua capacità economica e alle esigenze dell’impresa (attività che in passato erano svolte dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro) è necessaria per tutti i settori (inclusa l’assistenza familiare con l’esclusione del caso in cui il datore di lavoro è affetto da patologie o disabilità che ne limitano l’autosufficienza) ed è demandata a professionisti e organizzazioni, ovvero:
- Consulenti del Lavoro;
- Avvocati o Dottori commercialisti ed esperti contabili iscritti ai rispettivi albi;
- Organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, a cui il datore di lavoro aderisce o conferisce mandato.
Si segnala che Confcommercio Ascom Bologna è titolata a rilasciare l’asseverazione da allegare alle domande e svolge assistenza a favore dei propri associati nella compilazione e presentazione delle richieste di ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato.
Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Lavoro e Relazioni Sindacali
al numero Tel. 051.6487402, e-mail: sindacale@ascom.bo.it).