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Disco in piazza Rossini. Residenti spiazzati. «Mai stati coinvolti». Tavolini ai locali vicini

Sisti: «Creerà problemi. È così che si alleggerisce la pressione sull’area?» Ascom: «Bene se scaccerà il degrado». Format simile in Aldrovandi

«Siamo alle comiche». Il commento di Giuseppe Sisti, storico punto di riferimento dei comitati dei residenti della zona universitaria, è netto, eloquente. Un commento atteso, che però si porta appresso un pizzico di delusione. L’argomento è lo spazio per ballare che verrà inaugurato il 25 giugno in piazza Rossini, solo per il periodo estivo, raccontato al Carlino da Alan Cariani, manager del Kindergarten che gestirà la disco aperta a dibattiti, corsi, socialità. Ma non solo: nello stesso periodo il Comune applicherà lo stesso metodo danzante anche a piazza Aldrovandi. Probabilmente recintando la piazza e limitando l’accesso a circa 300 persone. Obiettivo: l’allontanamento di spacciatori e degrado a mo’ di presidio virtuoso. Un’organizzazione in divenire, che per piazza Aldrovandi ha chiamato al confronto i comitati dei residenti, il 24 giugno. «Ma non per piazza Rossini, della quale non sapevamo assolutamente nulla – spiega Sisti –. ci viene da dire: è il modo giusto per far calare l’impatto antropico su quell’area del centro? Servono altre cose alla zona ateneo, come un più capillare presidio del territorio. Nessuno dei residenti su quest’iniziativa è stato ascoltato. Pensiamo che quest’iniziativa non sia per niente utile a risolvere i problemi che ci sono. Anzi, probabilmente la peggiorerà. Su piazza Aldrovandi andremo ad ascoltare, ma anche lì il famoso confronto non c’è mai stato». Il Comune starebbe pensando a un format simile, a breve, anche in Montagnola.

Lo spazio ‘Sarà bellissimo’ (questo lo slogan) ospiterà la discoteca nel weekend, negli altri giorni filodiffusione e dibattiti. Ci saranno un bar e musica per i più giovani, fino alle 23.30. Diversamente, in piazza Aldrovandi il target d’età dovrebbe essere più alto. Confesercenti vuole vedere come sarà gestito il tutto. «Abbiamo subito chiesto un incontro con i nostri associati di via Zamboni, anche perché stiamo portando avanti un progetto con le attività sotto la Garisenda – racconta il direttore provinciale Loreno Rossi –. Il Comune ci ha assicurato pari condizioni di mercato per i pubblici esercizi di via Zamboni, che avranno concessioni sul suolo pubblico per usufruire di tavolini all’esterno. Vedremo cosa succederà nelle prime due settimane. Se le rassicurazioni del Comune saranno confermate da quanto accadrà, se la gestione sarà virtuosa e sarà garantita pari dignità alle attività della via, ok. Ma se emergeranno criticità, ne chiederemo conto. Bene se quest’iniziativa del Comune porterà più vita, lavoro e visibilità a tutta l’area e a tutte le attività, e nessun problema ai residenti».

Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom Bologna, guarda «con favore a queste iniziative, purché garantiscano la collaborazione con le altre attività presenti in zona. Sono progetti che mirano ad animare quadranti della città che hanno creato determinati problemi, sostituendo al degrado la musica e l’intrattenimento soft, portando una presenza diversa. Una strategia da guardare in modo positivo per Ascom, si spera che queste iniziative vadano nella direzione sperata, ovvero creare valore aggiunto per le attività della zona, nessun problema e tanto meno una concorrenza», chiude Tonelli.

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 18 luglio 2024

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