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Ristorazione, ricavi in crescita fino al 5%

I consumi alimentari in Italia, nel 2023, sono stati pari a circa 287 miliardi

Per quest’anno si prevede una crescita in valore della spesa per i consumi alimentari fuori casa tra il 4 e il 5% – spiega Luciano Sbraga, direttore del Centro studi Fipe Confcommercio al termine della presentazione del Rapporto ristorazione 2024 -. Il comparto si è lasciato alle spalle la crisi portata dalla pandemia con un valore aggiunto che è cresciuto in termini reali del 3,9% rispetto al periodo pre Covid». I consumi alimentari in Italia, nel 2023,sono stati pari a circa 287 miliardi, di cui 195 in casa e 92 miliardi fuori casa, il 32%. Il 2023 ha visto il recupero di significative quote rispetto al consumo domestico con un valore aggiunto di 54,5 miliardi.
La voragine generata dall’emergenza pandemica è definitivamente dietro le spalle. Il 2023 è stato un buon anno per la ristorazione italiana e per il 2024 le aspettative degli imprenditori restano prudentemente positive>> sottolinea Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio. Importanti le ricadute sulla filiera perché, segnala Sbraga. A fine 2023 nel settore lavoravano 1,4milioni di addetti ( +6,4%) impiegati in circa 332mila imprese della ristorazione (-1,2%),dicui132mila sono bar e i restanti 195mila sono ristoranti, gelaterie e pasticcerie oltre a 3.700 aziende specializzate nel banqueting e catering. Oltre 5omila le imprese della ristorazione con titolari stranieri quasi al 14% del totale.
Le chiusure tra bar e ristoranti, sempre secondo il Rapporto ristorazione, sono 28mila, le nuove aperture
oltre 1omila ma secondo i dati Fipe solo la metà di queste imprese sarà attiva tra cinque anni. Lo scorso
anno sono stati registrati circa 8 miliardi di ingressi nei pubblici esercizi con una spesa totale di quasi 81miliardi e uno scontrino medio di 0,1euro(+2%)sul 2022. In media i prezzi per i ristoranti tradizionali e le pizzerie hanno visto rispettivamente un +5,3 e un +6,2% di aumento, il food delivery, servizio che vale 1,6 miliardi,segnaun+9,7% e per la gastronomia l’aumento è del 6,1%.
Cambiano anche le abitudini di consumo con la flessione (-1%)del break pomeridiano e il dopo cena (-12%).
Per quanto riguarda i canali di consumo è crescita doppia cifra perla ristorazione di fascia alta ( +12%) e
quella commerciale ( +15%), quella delle catene che si sviluppano in franchising. Quest’ultima in particolare si conferma di forte sviluppo e attira una clientela giovane con un budget limitato.

Enrico Netti, Il Sole 24 ore – 12 aprile 2024

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