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Una stella brilla per Bill Evans. Torna la festa per la Strada del jazz

Da domani a domenica a Bologna musica in piazza. Ospiti Gianluca Guidi, Barbara Cola e Francesco Cavestri

 «Ho visto morire il mio amore. Era un genio del jazz. Si chiamava Bill Evans». Lo racconta in un libro Laurie Verchomin, la ragazza che incontrò il pianista americano condividendo uno spartito di sentimenti che crebbe sulla poetica delle note evansiane. Lui un gigante crocifisso dalla vita e dalle droghe, lei, un cameriera canadese che Bill conobbe dopo il suicidio del fratello Harry. Ultima testimone dell’autodistruzione dell’artista che sapeva incantare il silenzio spirato a 51 anni. 

Al pianista che nel 1967 suonò per la prima volta al Teatro Duse di Bologna per la nona edizione del Festival del Jazz, tra le figure più intriganti della storia della musica afro-americana, la Strada del Jazz, kemesse bolognese spalmata tra domani, sabato e domenica, dedica quest’anno la stella numero 17. Un cadeau commosso di Bologna Città della Musica Unesco a ricordo di quell’artista del New Jersey ingobbito sul pianoforte che raccontava le sue ’storie’, romanze senza parole di amori falliti, vite sospese al filo d’illusioni che stregarono il pubblico. Progetto di Paolo Alberti, fratello di Alberto, e Gilberto Mora, entertainment diffuso su ogni parte del Quadrilatero, la preview della 13a edizione fissata per domani (ore 22) in Cantina Bentivoglio sfoglia un ’Tributo a Bill Evans’ nell’esecuzione dell’Emiliano Pintori trio.

Il clou inizia sabato (ore 17) in via Orefici col saluto del sindaco Matteo Lepore e di Giancarlo Tonelli, direttore generale Ascom. ’Special guests’ Gianluca Guidi, figlio d’arte (Lauretta Masiero/Johnny Dorelli), cantante, attore e regista che verrà premiato come ’Amico del Jazz’, e Barbara Cola, cantattrice autrice, svettante in molti mondi (Rava/Morandi/Sanremo) cui andrà il riconoscimento di ’Grande cantante bolognese’. Un rituale che prosegue con la posa della Stella jazz a Bill Evans in via Orefici-Caprarie, Hollywood Boulevard del jazz bolognese intrecciato all’immagine di Alberto Alberti, promoter di suoni afroamericani che mondializzò Bologna, divo sul set di giorni mai eguali più dei celebri interpreti yankee di celluloide (approverebbe forse anche Steve Mc Queen). Il tutto si consuma tra le effervescenze musicali itineranti nel Quadrilatero dell’Ariminum Swing Band. Seguono i tributi in Piazza Maggiore. Partendo da quelli di sabato col Francesco Cavestri Trio in cui il talento della ’cantera’ bolognese – a sua volta premiato da La Strada del jazz come ’musicista che rischiara il presente e il futuro’ – dalle 17.30 proporrà al piano la sua composizione ’Early17 tra jazz e hip hop, l’eredità musicale di Bill Evans’. Alle 19 l’Andrea Ferrario Group ospita Barbara Cola nel programma ’Sentimentals stars’. Alle 21.30 toccherà a Gianluca Guidi (voce) e Amedeo Ariano Trio con il ’Tribute to Frank Sinatra’. 

Domenica alle 16 sempre in piazza Maggiore ’Interplay, tributo a Bill Evans’ nell’esecuzione del gruppo di Ferrario con Gabriele Molinari alla batteria. Alle 18 tocca a Guglielmo Pagnozzi & the Jazz Dogs e ai ballerini della Bologna Swing Dancers che ripropongono la ’Back in the Swing era’.

Gian Aldo Traversi, Il Resto del Carlino – 6 settembre 2023

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