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La vita in rosa dalla neonata alla trisnonna

Bentivoglio, cinque generazioni di donne sotto lo stesso tetto: «Per noi è normale, non potremmo fare altrimenti»

Se la famiglia del Mulino Bianco esistesse davvero, sarebbe in realtà rosa e somiglierebbe molto a quella di Pina Lovisi che, campana di origine, vive con tutte le donne della sua famiglia in un grande casolare nelle campagne di Bentivoglio.

La famiglia, che vive tutta riunita sotto lo stesso tetto da qualche mese, comprende ben cinque generazioni di donne: c’è la nonna di Pina, Maria, che ha 86 anni ed è l’ultima ad essere salita dalla Campania lo scorso agosto, c’è la 66enne Carmela, madre di Pina, rimasta vedova a marzo, c’è Pina, di 47 anni, sua figlia Floria che ha 22 anni e, ultima ma non per importanza, c’è la neonata Adele, figlia di Floria. Ci sono anche due quote maschili nella piccola ‘comune’ familiare: il marito di Floria e il fratello di Pina.

A raccontare le abitudini di questa squadra in rosa è la stessa Pina che, da tempo, gestisce lo storico e unico bar della frazione di Saletto di Bentivoglio: «Per noi è una realtà normale, poi capisco che i più la vedano come un’eccezione, ma posso garantire che è una fantastica eccezione quella che noi viviamo. Non potremmo più vivere altrimenti. Io gestisco, con mia figlia, che ora però è in maternità, il bar Saletto, un bar che costruì materialmente mio padre nel 2007. Lo abbiamo gestito noi e poi ‘lasciato’ per qualche anno. Nel 2020 ho voluto riprenderlo io e ora continuerò a occuparmene. Mio fratello e il mio genero, invece, lavorano per Hera. Mia madre sta a casa e segue la nonna. Siamo perfettamente autogestiti ed è questa la cosa che amiamo di più».

Non ci sono un pranzo, una cena o una domenica che i componenti della famiglia non passino in compagnia gli uni degli altri. «Io al mattino mi alzo per le 4.30 e vado ad aprire il bar, dove rimango per tutto il giorno – prosegue Pina –. Spesso alla sera finisco tardi. Gli altri hanno già cenato tutti insieme, ma c’è sempre qualcuno che mi aspetta e la compagnia di certo non manca mai». La casa ha tre piani e svariati bagni, cinque in tutto, ed è stata suddivisa in modo tale che ciascuno possa avere la sua fetta di privacy, un’esigenza a cui nella società contemporanea nessuno vuole più rinunciare.

«Ci sono alcuni spazi che, però, noi consideriamo uno spazio comune, come la sala da pranzo e il giardino. Qui abbiamo anche le galline ed è uno spazio che possiamo goderci tutti insieme e dove organizzare pranzi e cene con amici, e i compleanni», sottolinea Pina che, poi, conclude con qualche consiglio per chi voglia seguire l’esempio della sua famiglia: «Abbiamo dinamiche familiari che esulano da qualsiasi tipo di discussione perché siamo sempre stati abituati ad essere in tanti in famiglia. Ogni decisione si prende insieme, ogni discussione la si sviscera tutti insieme seduti al tavolo. E se si va in vacanza andiamo a turni, di modo da non lasciare mai la nonna Maria da sola».

Zoe Pederzini, il Resto del Carlino, 1 novembre 2022

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