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Brindisi per il cantiere del ponte Da Vinci

La notizia della consegna dell’appalto conforta i residenti di Ponte Albano, soffocati dal traffico: «Ora vogliamo vedere gli operai al lavoro»

SASSO MARCONI «Champagne!». Esulta Roberta Mingardi, del bar Tamarindo nel centro della frazione di Ponte Albano, alla notizia che è stato ufficialmente aperto il cantiere per la ricostruzione del Ponte da Vinci, chiuso dal 25 febbraio 2021. E, mentre tira giù dallo scaffale una bottiglia di Ferrari d’annata, raggiante più che mai precisa: «È dalle 11,59 del 9 dicembre 2020 che il Ponte da Vinci è diventato off limits per il traffico veicolare. Da quella data è cominciato il calvario della nostra frazione, costretta a sorbirsi il passaggio di tutti gli autoveicoli in transito da Sasso, dalla montagna verso Casalecchio, e viceversa».

Fiducia e scetticismo si contrappongono nelle strade e nelle piazze di Sasso all’indomani della notizia che l’Anas ha consegnato alla ditta appaltatrice i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza del Ponte Leonardo con un appalto da 21 milioni di euro. «Anche se ci hanno tolto i camion – rivelano i coniugi Cristina Atti e Maurizio Guicciardi – nel centro di Ponte Albano subiamo le lunghe file di auto create dai tempi lunghi del passaggio a livello». E Giorgio Mingardi, della Locanda Le Tre Virtù, aggiunge: «Tutti questi tempi lunghi ci hanno reso pessimisti». Ci scherza su Luigi Soprani, storico barbiere di Sasso: «Perché – propone – la bomba che dovranno rimuovere domenica non la fanno esplodere sotto il ponte? Così chiamano una squadra di cinesi e quelli in un mese ci rifanno il ponte. Al di là delle battute: non si può aspettare tre anni per un’opera più piccola del ponte di Genova che è stato rifatto in un anno!». Federica Guccini, titolare di Calzature Maria Rosa, e Francesca Pilotti della libreria Giardino Segreto, denunciano le alte perdite subite dal commercio di Sasso con la chiusura del ponte.

«A differenza di Porretta e Casalecchio – affermano – il Comune non ha dato nemmeno un centesimo di aiuti al commercio». «Saremo contenti – interviene Luca Castagnoli, presidente dei commercianti Confcommercio Ascom – solo quando vedremo qualcuno che lavora sotto il ponte».

Nicodemo Mele, Il Resto del Carlino – 24 ottobre 2022

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