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Colli bolognesi in festa. Degustazioni di cento vini

Mostra-assaggio domenica e lunedì nelle sale di Palazzo Gnudi a Bologna. Un’occasione per avere a portata di calice un panorama di ventisette etichette

Ventisette cantine, più di cento vini in degustazione. E’ la mostra-assaggio dei vini dei Colli Bolognesi in programma domenica e lunedì prossimo a Bologna negli spazi dello storico Palazzo Gnudi di via Riva Reno. Occasione unica per avere a portata di calice un panorama ampio delle etichette, delle novità e delle scelte dei produttori che aderiscono al Consorzio di tutela dell’enologia bolognese di qualità. Per due giorni tra il salone degli specchi e le stanze affrescate saranno disposti i banchi di assaggio delle cantine Aldrovandi, Anonima viticoltori Valsamoggia, Botti, Cantina Valsamoggia, Erioli, Fedrizzi, Cinti, Gaggioli, Monticino, La Mancina, Marmocchia, Lodi Corazza, Manaresi, Mastrosasso, Montevecchio Isolani, Orsi vigneto San Vito, Podere Riosto, Bonzara, La Riva, Santa Cecilia, Vigneti della Croara, Santacroce, Terre Rosse Vallania, Tizzano, Tomisa, Zanardi. 

Ad illustrare e mescere i loro prodotti i vigneron di casa nostra, reduci di due anni difficili, tra pandemia e siccità. Come ha spiegato Francesco Cavazza Isolani: presidente del Consorzio: «Il nostro territorio è, per la maggior parte, rappresentato da piccoli artigiani del vino. Ci siamo sempre impegnati per promuovere i Colli Bolognesi e per far conoscere al meglio le eccellenze territoriali sia agli operatori del settore, ai quali è rivolta la giornata di lunedì, e anche al consumatore finale. E poi anche ai turisti, che dall’estate sono tornati in gran numero mostrando attenzione alla città, ma anche al suo territorio e alle sue ricchezze enogastronomiche».

Le aziende vitivinicole del distretto sono una novantina e imbottigliano poco più di un milione e mezzo di unità. Fra esse oltre l’80 per cento è Pignoletto, ormai entrato nell’albo d’oro dell’enologia, come attestano i riconoscimenti, ultimo i Tre Bicchieri assegnato al Pignoletto Superiore della cantina Gaggioli. Pochi anni prima il Gambero Rosso aveva premiato i Pignoletti di Orsi San Vito e Floriano Cinti. Ma ci sarà anche modo di esplorare tanti vini interessanti, anche da uve a bacca rossa, vinificati nelle versioni ferme, frizzanti e spumanti, con la riscoperta di vitigni storici e originali metodi classici.

«L’enoturismo si è ormai imposto come motore turistico e si affianca alle bellezze storico-artistiche», ha commentato il direttore generale di Confcommercio Ascom Giancarlo Tonelli. Mentre il presidente di Bologna Welcome Giovanni Trombetti ha sottolineato l’attrattività dei tour esperienziali tra vigne e cantine e l’importanza della collaborazione pubblico-privato.

g.m., il Resto del Carlino, 20 ottobre 2022

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