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Dehors Covid, saranno gratis fino a fine settembre

Dentro le mura limite massimo di 10 mq. Guidone: «Era a rischio la fruibilità dello spazio pubblico»

Nessuna marcia indietro sulla riduzione delle metratu­re dei dehors Covid all’interno del centro storico, ma esenzione anche per i locali fuori dalle mura, dal pagamento deIla tassa di concessione del suolo pubblico. L’assessora comunale all’Economia di vicinato e al commercio, Luisa Guidone, ha anticipato i contenuti della delibera di giunta di martedì prossimo che prorogherà fino al 30 settembre la possibilità per i locali di avere uno spazio esterno per la propria clientela.

La misura sarà valida a partire dal primo luglio. I dehors Covid all’inter­no delle mura non potranno superare i dieci metri quadr­ati di superficie, nonostante ­le richieste delle associazioni di categoria, che premevano per una proroga delle attuali condizioni. «Il dehors Covid non verrà sot­tratto a nessuno – ha assicu­rato Guidone – e si prevede una riduzione della superficie per circa 250 attività, vale a di­re meno della metà di quelle presenti nel centro storico e circa un quarto del totale».

Guidone ha spiegato che la decisione è stata presa dopo un confronto con i rappresen­tanti delle attività, ma «l’im­pianto delle regole attuali era stato pensato per un periodo limitato. Mentre adesso, es­sendo finito lo stato d’emergen­za, ci sono situazioni che ri­schiano di compromettere la fruibilità dello spazio pubbli­co. Credo sia importante che la riduzione a dieci metri qua­drati di superficie sia limitata solo all’interno del centro sto­rico. Continuiamo a lasciare un dehors anche a chi non ne avrebbe diritto».

Per quanto riguarda il resto dei dehors, regolamentati da una concessione quinquen­nale, l’assessora ha annuncia­to che verranno trattati in mo­do ordinario con il pagamen­to della tassa di concessione del suolo pubblico. In alcune aree ad alta densità di locali, tuttavia, il Comune ha intro­dotto in passato i «progetti d’area», che prevedono una rivisitazione delle norme con­tenute nel regolamento dehors, con l’obiettivo di mi­gliorare la fruibilità degli spa­zi, andando in deroga ad alcune regole come quella della distanza di un metro e mezzo tra un dehors e l’altro. «Già dalla prossima settimana apriremo un tavolo con le associazioni di categoria per la revisione dei progetti d’area delle zone San Gervasio e via delle Moline – ha detto Gui­done – sono progetti che so­no stati approvati 4 anni fa e devono essere aggiornati».

Escluse dalla misura le impre­se artigiane. «Non rientrano nella normativa nazionale – ha concluso Guidone – ma sia­mo disponibili a trovare solu­zioni con le attività che, fuori dalle mura, garantiscono un presidio di socialità nei par­chi e nei giardini».

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