Un investimento stanziato per aiutare commercianti e artigiani ad aprire negozi in locali chiusi da almeno tre mesi
GRANAROLO La giunta comunale ha approvato il progetto «Granarolo per l’economia locale» per l’assegnazione di contributi economici per sostenere la riapertura di negozi sfitti e inutilizzati da almeno tre mesi ubicati nelle frazioni e quindi l’avvio di nuove attività commerciali di vicinato, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e attività artigianali, qualora non già presenti. Le imprese qualificate come Micro o Piccola Impresa dovranno fare pervenire la propria istanza entro e non oltre le ore 12 del 15 settembre, mediante posta elettronica certificata, all’indirizzo PEC suaptdp@cert.cittametropolitana.bo.it. L’importo massimo che l’amministrazione ha destinato al progetto ammonta a 9mila euro per un massimo di 3 attività, pertanto ogni proposta verrà finanziata per un massimo di 3mila euro in 12 rate mensili a decorrere dal 3 ottobre. Ne parla l’assessore allo Sviluppo Economico Angelo Pasquali: «Crediamo che la rete dei piccoli commercianti ed artigiani rappresenti un patrimonio fondamentale per il benessere complessivo del nostro territorio. Una categoria che deve affrontare quotidianamente anche la sfida che deriva dalla modifica dei modelli di consumo, dal prorompente incremento delle grandi piattaforme del commercio online che hanno modificato in modo radicale e permanente il rapporto tra venditore e consumatore. I prossimi mesi – aggiunge – saranno caratterizzati ancora da una forte criticità a livello sociale ed economico; per tale motivo l’Amministrazione Comunale ha destinato – in continuità con quanto fatto nel corso del 2021 – ulteriori risorse economiche per sostenere il processo di ripartenza e resilienza sul territorio comunale. Abbiamo deliberato l’estensione a fine giugno dell’esenzione dal pagamento del canone unico patrimoniale e mercatale. Con questo nuovo provvedimento intendiamo invece contrastare il fenomeno della cosiddetta «desertificazione» commerciale che ha portato alla scomparsa di molti esercizi di vicinato, in particolare nelle frazioni di Lovoleto, Cadriano, Viadagola e Quarto con, in alcuni casi, la chiusura di attività commerciali che garantivano ai residenti l’acquisto locale di beni di prima necessità e rappresentavano un importante punto di riferimento della comunità garantendo quei valori fondamentali di relazione ed empatia che sono alla base della nostra convivenza».
Zoe Pederzini, Il Resto del Carlino -7 giugno 2022
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