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Turismo, prenotazioni a rilento per le feste

Trombetti (Bologna Welcome): «Incertezza Covid, si decide all’ultimo». De Scrilli (Federalberghi): «In Appennino rischio disdette»

Le disdette ancora non ci sono. Ma per un motivo molto semplice: in pochissimi prenotano. Il timore dei contagi e di un’eventuale nuova stretta rischia di rallentare ancora una volta il turismo che, quest’estate, aveva dato buoni risultati. Giovanni Trombetti, presidente di Bologna Welcome e albergatore, tenta comunque di rimanere ottimista. «Bologna è una meta che piace, soprattutto per il turismo che punta sui viaggi brevi. Siamo ripartiti velocemente, mentre Venezia e Roma vanno molto più a rilento. Quest’estate, ad esempio, per il turismo leisure (quello per piacere) ad agosto abbiamo avuto il 57 per cento degli hotel occupati, un punto in percentuale in più del 2019, in epoca pre-Covid. Soffre, invece, il turismo congressuale e d’affari».

Per il periodo natalizio, però, «l’incertezza regna sovrana. Ormai non esiste più il last minute, ma il last second, all’ultimo secondo. Ad oggi c’è un 5-10% di prenotazioni e solo per gli hotel in centro», è l’analisi del numero uno di Bologna Welcome che si occupa di accoglienza e promozione turistica della città. Da qui, difficile fare previsioni in vista della fine dell’anno. Di certo c’è che gli stranieri restano sotto la media degli altri anni, mentre crescono i turisti italiani che vanno a ’compensare’ le assenze internazionali. «Gli hotel hanno ripreso a lavorare a pieno regime – dice Trombetti – solo tre o quattro sono chiusi per ristrutturazioni o altro, mentre a Milano ci sono 200-300 strutture che non hanno riaperto».

Nota dolente il turismo congressuale, fieristico e d’affari «che a settembre ha perso circa il 10 per cento, mentre a ottobre il 15». Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi Bologna, fatica a vedere il bicchiere mezzo pieno. «Il periodo estivo è andato bene, ma i bilanci degli hotel restano in perdita. I primi sei mesi del 2021 hanno pesato molto sulle casse degli alberghi. A chi è andata bene può vantare un meno 30-40%, ma c’è anche chi ha perso almeno la metà degli incassi», dice il numero uno degli albergatori.

Guardando al Natale, De Scrilli distingue tra città e Appennino. «Chi sceglie Bologna decide all’ultimo momento, chi, invece, punta sulle vacanze in montagna prenota prima. Quindi in Appennino magari qualche cancellazione in più potrebbe esserci. Di certo, se ci sarà un’altra stretta per la pandemia, il problema economico diventerà pesantissimo». Mattia Santori, consigliere delegato al Turismo, fotografa la situazione attuale. «Al momento non abbiamo segnali negativi. Le visite a Torre Asinelli, Torre dell’Orologio e le prenotazioni per Palazzo Re Enzo e, in generale, le visite guidate stanno andando bene. Nel weekend appena trascorso anche i numeri dei pernottamenti sono stati in linea con il trend positivo degli ultimi mesi. Oggi è difficile fare previsioni perché le prenotazioni sono molto last minute», conferma la Sardina.

La speranza è che «non ci siano ripercussioni sul turismo bianco dell’Appennino, in quella che dovrebbe essere la stagione della ripartenza. Nei prossimi giorni uscirà il nuovo numero di Promenade, la guida con gli eventi, le mostre e gli appuntamenti che il nostro territorio propone nei prossimi mesi. Ciò dimostra che siamo fiduciosi che tutto si svolgerà in continuità e in sicurezza». C’è poi la spinta della nuova destinazione turistica Bologna-Modena. «La promozione punterà su tre assi: cibo, turismo attivo e motori. Parteciperò a Expo Dubai con Stefano Bonaccini proprio per promuoverla», conclude Santori.

di Rosalba Carbutti, il Resto del Carlino, 23 novembre 2021

Intervista a Giancarlo Morisi (Il Guercino): «Prevedo un calo del 30%. Da Vienna ho già avuto le prime cancellazioni»
«Per Natale e Capodanno abbiamo pochissime prenotazioni. E credo che fino al 20 dicembre non avremo grandi novità…», la previsione di Giancarlo Morisi, titolare dell’hotel ‘Il Guercino’ in Bolognina. «Tra contagi e il timore di nuove restrizioni.
Nessun pienone per le feste?
«Il turista si muove se ha delle sicurezze. Spero in Capodanno: ad oggi un 20 per cento di richieste ce le ho. Ma vedo già l’andazzo: avevo dei clienti business da Vienna, ma vista la situazione sanitaria in Austria sono arrivate le disdette. Alcuni olandesi hanno spostato le prenotazioni, mentre gli inglesi non si vedono più. Puntiamo sugli americani: visti i contagi in Europa magari scelgono l’Italia che oggi non è in un a situazione così critica». 
L’estate, però, è andata bene…
«Sì, abbiamo fatto numeri anche migliori del 2019, ma sempre con prenotazioni last minute. A volte una settimane per l’altra, ma molti chiamano anche il giorno stesso…». 
Quali previsioni si sente di fare?
«Mi aspetto comunque un calo del 30%. Non ci sono prenotazioni, né telefonate. Ora si deve pensare al futuro. E credo che il Comune dovrebbe puntare di più sul turismo congressuale che fa lavorare ristoranti, hotel e tassisti».

Intervista a Piero Baldassarri (Palazzo Loup). «Chi teme una stretta non conferma l’albergo La speranza è Capodanno»
«In hotel è tornata l’ansia di un’altra stretta. Già le prenotazioni sono poche…». Piero Baldassarri, da 30 anni titolare di Palazzo Loup, 4 stelle di Loiano, è preoccupato. 
Teme che eventuali nuove misure restrittive possano fermare la ripresa?
«L’incertezza non aiuta. Qui in Appennino stiamo alla finestra. Diciamo che da quando c’è il Covid ci siamo abituati alle prenotazioni all’ultimo minuto». 
Ci saranno disdette?
«Oggi disdette non ne abbiamo perché non ci sono prenotazioni. In diversi ci chiedono informazioni, ma poi non confermano di passare qui le feste. I turisti stanno alla finestra come noi».
E gli stranieri sono tornati?
«Non pervenuti, valgono l’1-2 per cento delle prenotazioni. E comunque la maggioranza anche quest’estate veniva in auto da Francia, Germania, Olanda, Austria, Svizzera. Ma per le feste natalizie non abbiamo alcuna richiesta». 
Previsioni per Natale e Capodanno?
«L’ansia, ripeto, c’è. Non ci aspettiamo il pienone, col tutto esaurito, ma qualche cosa si dovrebbe muovere soprattutto per la fine dell’anno. Del resto anche quest’estate – che è andata bene – il turista ha sempre prenotato sotto data».

di Ros. Carb., il Resto del Carlino, 23 novembre 2021

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